È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
LA COMMISSIONE EREDITA’ IMMATERIALI DELLA SICILIA ACCOGLIE UNA RICHIESTA DELL’ASSOCIAZIONE CULTURALE RAGUSANA “GLI ULTIMI CANTASTORIE”
04 Mag 2016 13:29
Il sindaco Federico Piccitto ha appreso con grande soddisfazione la notizia che il Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana ha iscritto nel registro delle Eredità Immateriali della Sicilia ed in particolare nel “Libro delle pratiche espressive e dei repertori orali” il “Linguaggio e stile dei Cantastorie”, accogliendo così la richiesta presentata dal Presidente della associazione culturale “Gli Ultimi Cantastorie” di Ragusa, Francesco Occhipinti.
Il Dirigente Generale dell’Ufficio regionale Gaetano Pennino ha infatti comunicato ufficialmente al presidente dell’Associazione ragusana la decisione favorevole assunta dalla Commissione Eredità Immateriali.
Il Presidente Occhipinti a seguito della notifica di tale provvedimento, ha ritenuto opportuno inviare una nota al Presidente del Centro Servizi Culturali di Ragusa Emanuele Schembari per ringraziarlo per il sostegno che l’associazione “Gli ultimi Cantastorie “ ha ricevuto dal CSC con cui sono stati realizzati, in 14 anni di attività, tanti progetti, iniziative che hanno contribuito al raggiungimento di questo importante traguardo.
“Il linguaggio e lo stile dei Cantastorie” – dichiara il Sindaco Piccitto – fa parte del patrimonio della cultura e delle tradizioni della nostra Isola che deve essere custodito, promosso e fatto conoscere; esso costituisce un unicum della letteratura orale e della cultura foklorica siciliana. Sono contento che proprio da Ragusa e dall’associazione “Gli Ultimi cantastorie” sia partita la richiesta al Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana che ha portato al giusto riconoscimento”.
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