IL RISORGIMENTO AFRICANO E LE ALI DELLA LIBERTÀ

Le migrazioni dei negri dall’Africa sono una drammatica  storia antica . Nella Modernità                                                             costituirono la fonte del lavoro coatto e servile  prima  degli imperi coloniali di Spagna e Portogallo  e poi della Francia e dell’Inghilterra.Uomini liberi,giovani e donne , ridotti in schiavitù venivano trasferiti  dall’Africa Occidentale nelle terre del Nuovo Mondo,nell’America Centrale e Meridionale. Fra le due sponde dell’ Oceano Atlantico dell’ Africa e dell’America si diffuse  il mercato della loro vendita e del loro acquisto come forza lavoro mercificata  per tutti i bisogni: coltivare i campi intensivi di cotone, estrarre l’oro e i metalli preziosi,  le materie prime della  ricchezza e della Potenza. Nel Settecento ,Ottocento e Novecento  continuò l’uso coloniale e neocoloniale degli uomini privati dalla libertà , resi  schiavi,usati ed abusati sia prima che dopo  la solenne abolizione della schiavitù dichiarata dal Congresso di Vienna del 1815. Nelle migrazioni si continuerà a cercare e a prelevare  manodopera a basso costo e “nuovi schiavi “(con la carta bollata e i permessi di soggiorno come ha scritto e documentato Kevin Bales nell’omonimo libro edito da Feltrinelli!) per il  grande  mercato del lavoro nelle metropoli dell’ Occidente. La forza lavoro a basso costo, poco remunerata e poco qualificata viene usata “legalmente” (per così dire!?)sia per rendere più  produttivi i settori economici di  agricoltura e industria,Commercio e  turismo. Verrà  impiegata e sfruttata dalla nuova società complessa “mani e mascelle” non solo nella produzione e riproduzione materiale ma  anche  nei  servizi di supporto funzionale  al liberismo burocratico e statalista con il crescente “precariato” complementare di utilità nei lavori dequalificati che gli indigeni ormai  non fanno più. Persino le cooperative sociali vengono “erette”per non assumere e mettere in regola il personale già utilizzato entro i tempi previsti  da norme ad hoc.In fondo la politica non espande né fa crescere l’occupazione e mantiene “parcheggiati” nella precarietà e nella “dipendenza”(servile?!) giovani disperati istruiti e preparati. La precarietà “sistematica e funzionale” è una malattia endemica del liberismo selvaggio, chiamato e definito “sociale e solidale”,che  danneggia  la gioventù disperata  e colpisce  tutto ,anche il  lavoro di cura(privato e pubblico), sia per assistere e servire come badanti, colf,infermieri o ausiliari  i  bisogni diffusi e richiesti  del Welfare familiare e Municipale. Le migrazioni  come “emigrazioni a scelta “apparentemente libere” avvengono oggi, nel secolo del libertarismo individualista di massa,  per fuggire da ogni forma di violenza e di prepotenza, per scappare dalle  guerre permanenti, dal saccheggio   e dallo sfruttamento sistematico delle risorse e ricchezze dei propri paesi di origine.. Ancora oggi le migrazioni nella loro genesi,nelle modalità di effettuazione e nelle loro prospettive sono un’avventura cieca,  a rischio della vita personale, della propria libertà e della dignità umana ed anche di un costo enorme, umano ed economico, sia  per il nucleo  familiare che  per  lo sviluppo endogeno del proprio Paese rapinato delle sue  migliori energie .Non è esagerato dire che  sono ancora  una questione antica e non risolta della liberazione dalla  schiavitù diversa negli abiti ma sempre terribile e disumana. Si continua a giustificare la politica della prepotenza e della diseguaglianza crescente anche nel Mondo Globale, tra gli Stati e i Popoli, sempre a partire da  un interesse economicistico del Dio Denaro  e dal  presupposto falso e  razzista della superiorità, per natura , cultura e ricchezza, degli uomini  forti e  potenti. Il turbo capitalismo della selvaggia finanziarizzazione di una globalizzazione cieca e ingovernata  si diffonde  con una  guerra economica  a grappolo causando ovunque effetti disastrosi di mortalità diffusa non solo a livello sociale ed economico  dell’esistente reale e  vitale(con le delocalizzazioni di lavoro e di aziende produttive!) ma anche delle possibilità e virtualità , residue e ideali, presenti  nel cuore e nella mente dei giovani indigeni,demotivandoli e spegnendo la loro speranza e lo slancio vitale alla Bergson.  Nel   mondo globale contemporaneo  sono traghettati e approdati  i difetti,le mostruosità e le logiche prevaricatorie ed ideologiche  del vecchio Mondo Capitalista che è sempre una IDRA dalle cento teste e la causa di tutti i mali  dei popoli poveri e della  ingiusta disuguaglianza dei bambini del Pianeta. Le Migrazioni oggettivamente sono state e sono un fiume ininterrotto di dolore e di sofferenza provocate dalla cattiveria  di un sistema economico e dalla legittimazione che ne hanno fatto degli uomini fabrili,spenti nel cuore e ciechi  nello sguardo umano  relazionale e intersoggettivo per diventare “uomini migliori,concittadini e “fratelli universali come i GIUSTI dell’UMANITA’ di ieri e di sempre. Sono in verità  il  più sconcertante <meta fenomeno di schiavitù  che si sia  verificato nel nostro Mondo cosiddetto “civile” sul piano culturale e  politico,sul piano religioso e spirituale>.Narrano la rivoluzione negra di un Continente Umano in marcia da troppo tempo  verso le “Ali della libertà” .Questo è in realtà l’evento ancora oggi coperto e rimosso dalla cattiva coscienza borghese. La questione è ancora aperta oggi sul piano reale e concreto, non solo sul piano metaforico ma anche su quello antropologico/identitario  come problema del futuro dell’Uomo. Il  valore primario dell’uomo non solo “individuo” ma persona umana (una realtà ontologica sostanziale e relazionale per creazione e vocazione!)nel Cristianesimo e nelle religioni “sorelle”,monoteistiche,è ritenuto e condiviso come uguaglianza divina e ontologica di ogni UOMO e di ogni individuo umano, EGUALE per creazione e natura propria  / Fratello Universale e Cittadino del Mondo . Tutte le città del MONDO GLOBALE ancora oggi,soffrono e hanno bisogno di vera libertà e di “redenzione integrale”. Se esiste una missione storica della Nuova Europa (l’ UNIONE EUROPEA!)  questa non può che  essere  di  discontinuità con il passato della vecchia Europa coloniale, di riparazione  per i crimini commessi o permessi e di  promozione culturale e politica  della libertà e  della indipendenza innanzitutto  di questi  popoli africani,poveri e  ridotti  in schiavitù dalla ideologia della prepotenza “divisiva” del vecchio capitalismo europeo . Una Europa Nuova dovrà “nascere “sul piano morale e culturale e  non potrà  essere ancora per troppo tempo” neocoloniale” e “ameriKana”; non solo perché tradirebbe la sua anima cristiana e la sua vocazione spirituale < universale > di difesa dell’umanità dell’uomo e del cittadino,Patria dei lumi  e delle rivoluzioni sociali e politiche,fonte sempre viva  della ricerca e del progresso, Custode riconosciuta dei diritti e valori forti di umanità e civiltà umana ,al tempo della tecno scienza e del postumano.In questo progetto il Mediterraneo come area geopolitica,  calda di scontri e di  drammi ,è al centro di una dialettica bellica e minacciosa tra l’aspirazione dei popoli di antica civiltà alla Pace  e la Catastrofe del terrorismo islamista dei Signori della Guerra. Per questa condizione oggettiva non ci sono  ragioni né luoghi di dialogo e di confronto per tessere il futuro di una Zona di Umanità Protetta attorno ad  una idea condivisa di macro- società aperta e tollerante,pacifica e armoniosa,multi religiosa,multiculturale ,socioeconomica solidale. Il MEDITERRANEO  è la METAFORA del Futuro Comune  come “immagine di un Mondo Nuovo” da realizzare con nuove identità umane  di maturità oblativa  e da espandere con le virtù cardinali ,teologali  e razionali “trascendentali”dei credenti e dei laici. Come diceva Jean Marie Perrin “ la gioia cristiana è figlia della verità” ma nel mediterraneo infuria la non verità (l’ambiguità delle fake news!) sistematica,invadente e prepotente ed oppressiva che non annuncia in atto nulla di buono per il bene comune di quelli che vi vivono o che lo attraversano. Le migrazioni in questo “piccolo spazio  antico” sono usate e abusate per finalità di male a livello di potenza e di prepotenza e non per avvicinare i popoli e le loro  volontà di pace e di libera e solidale convivenza armoniosa. Forse è  il momento di far sentire la Parola di VERITA’, di bene e di fraternità che viene dalla buona memoria purificata dalla storia di questo “nodo strategico e spirituale” nel quale si può indicare il Circolo Virtuoso di Socrate il Giusto,di Gesù Cristo il Dio-Uomo della resurrezione cristiana,dei postulati della ragion pratica di I.Kant,dell’Emilio di J.J.Rousseau,della profezia scientifica,mistica ed evolutiva di P.Pierre Teilhard de Chardin –gesuita – il personalismo comunitario di E.Mounier e l’umanesimo integrale di J.Maritain. Al tempo di Papa Francesco si incomincia ad annunciare “la mitezza e la dolcezza,l’umiltà e la speranza” come virtù della Politica Alta. Come scriveva Victor Hugo(1802/1885):

            < La Speranza è la Parola,che Dio ha scritto sulla fronte di ogni UOMO >

 

Luciano Nicastro – filosofo e sociologo ragusano

 

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