È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
IL CUCCIOLO CON DISTURBI DEL COMPORTAMENTO DEVE ESSE CURATO E NON ADDESTRATO O EDUCATO!
20 Mag 2016 06:10
Le patologie comportamentali dello sviluppo sono legate a carenze di competenze sensoriali, cognitive ed emozionali che si instaurano nelle prime settimane di vita del cucciolo. Le cause sono riconducibili ad un’alterazione del neuro-sviluppo, che può essere determinata da molteplici fattori: condizioni ambientali sfavorevoli, condizioni di vita ed alimentazione inadeguate nella fase di gestazione della madre, assenza del legame materno nelle prime settimane di vita, attaccamento insicuro del cucciolo con la madre, assenza di appropriati stimoli ambientali e sociali nelle prime sei settimane di vita, ipostimolazione ambientale, esposizione a stimoli stressanti o a traumi ambientali o sociali nei primi due mesi di vita del cucciolo.
In particolare questi fattori alterano i processi che guidano, durante la vita embrionale e nei primi due mesi di vita del cucciolo, la formazione e la selezione dei circuiti nervosi specifici, responsabili della percezione, delle emozioni e dei comportamenti, e lo sviluppo della connettività sinaptica. Difatti il processo di apprendimento che permette l’acquisizione di conoscenze e l’estrazione di significati dall’esperienza da un lato e l’embriologia del cervello dall’altro lato, sono processi intimamente interdipendenti.
È indispensabile pertanto non sottovalutare l’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce dei disturbi comportamentali dello sviluppo del cucciolo, se si vogliono evitare conseguenze permanenti nell’età adulta. La diagnosi di questi disturbi deve essere precoce, bisogna evitare di sottovalutare alcun sintomo o di dare giustificazioni banali ad esempio alla vivacità estrema, alla distruttività con o senza ingestione, all’aggressività e alle paure eccessive e persistenti. Il medico veterinario deve proporre in questi casi la visita comportamentale nei primi mesi di vita.
Già nei primi cinque mesi di vita è possibile diagnosticare una patologia comportamentale dello sviluppo: Sindrome da Privazione Sensoriale, Sindrome da Ipersensibilità – Iperattività, Dissocializzazione primaria, Depressione da Distacco precoce. Occorre una maggiore attenzione sia da parte dei medici veterinari, sia da parte degli allevatori, degli educatori e degli addestratori per evitare ritardi diagnostici, dalle conseguenze devastanti, o trattamenti inappropriati che mettono a repentaglio la salute psico-fisica del cucciolo e la tranquillità, quando non la sicurezza della famiglia adottante.
Per contro la conoscenza approfondita di queste condizioni e una maggiore accuratezza diagnostica consentono invece di accrescere le potenzialità terapeutiche e conseguentemente prognostiche anche per queste malattie.
Gaspare Petrantoni
Medico Veterinario Comportamentalista
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