Giardino Ibleo: la mappa di tutti gli alberi mancanti

“Ci dispiace che, a proposito del Giardino ibleo, l’assessore Giovanni Iacono abbia dimenticato che a Ibla opera anche il Comibleo, il comitato spontaneo di volontariato ibleo, che, addirittura, il 31 marzo dello scorso anno, aveva consegnato al sindaco uno studio specifico. E, adesso, la situazione si è ulteriormente aggravata”. E’ quanto affermano i componenti del Comibleo. Che fanno il punto sulla grave situazione che interessa da vicino il Giardino ibleo per il quale è stata annunciata un’azione di restauro.

Queste le piante mancanti: 28 palme lungo il viale centrale, 5 intorno all’area della vasca, 3 lungo la scarpata dell’ex pineta. E, ancora, 12 eucalipto lungo il viale intitolato al Capitano Cascone, 1 all’inizio del viale intitolato a Pamela Canzonieri. Dodici “gesso di carta” mancanti lungo il viale Canzonieri e 40 acacia rosa mancanti lungo il secondo viale. Lillà: 5 piantine di vario colore a ridosso della chiesa di Sant’Agata. Rose rampicanti: si trovavano lungo tutto il secondo viale tra una acacia e l’altra, ne rimane solo una. Bosso: nella parte del Giardino Ibleo che delimita l’area interna tra il Monumento ai Caduti e i cedri del Libano, era stato trapiantato nel 1961 estirpando gli asparagi da siepe di cui rimangono ancora due bulbi; ora è stato maldestramente potato per cui è necessario estirpare e rassodare la terra e successivamente ripiantare per talea con i rami della potatura dopo la luna piena di gennaio; nelle altre aiuole occorre sostituire le piante essiccate; è necessario piantare il bosso nell’aiuola a ridosso della chiesa di Sant’Agata estirpato durante i restauri del 2016. Poi c’è il discorso legato all’ex boschetto della Rimembranza piantumato negli anni Trenta: era formato da circa 230 pini.

Negli anni Sessanta, per realizzare il laghetto che avrebbe dovuto raffigurare la Sicilia, molti residenti reduci sono riusciti a bloccare i lavori di abbattimento dei pini, atteso che storicamente ogni albero rappresentava un caduto delle guerre: ne sono stati abbattuti 18, ridimensionando la forma del laghetto che doveva essere molto più grande; negli anni Settanta è stato realizzato il parco giochi tra gli alberi; nel frattempo, a seguito della mancata periodica manutenzione dello scarico di fondo della vasca, è cominciato l’impaludamento del sottosuolo di cui soffrono i pini che hanno cominciato ad atrofizzarsi ed essiccarsi; negli anni ’90 sono state realizzate le altre quattro vasche e il parco giochi abbattendo oltre i 2/3 degli alberi ma uno dei componenti il Comibleo, Franco Mallia, era riuscito a bloccare i lavori di abbattimento totale: ne erano rimasti oltre 50, oggi ce ne sono appena 16.

Inoltre, l’assessore Iacono non ha ancora provveduto al taglio degli alberi spontanei dall’ingresso laterale della palestra della scuola di Ibla, segnalati numerose volte da oltre un anno. “Questa è la situazione – conclude Comibleo – di cui occorre tenere conto. Così nel corso dei decenni è stato ridotto il Giardino ibleo, vera e propria memoria storica dell’antica città di Ibla. Comibleo, con riferimento ai fondi previsti per il restauro del Giardino ibleo, aggiunge che è necessario che questi progetti possano avvalersi del riconoscimento di “parco storico”, come tra l’altro affermato dal sindaco Cassì in una recente intervista televisiva, senza di cui, a quanto sembra, non sarà possibile attingere alle risorse previste”.

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