FORMAZIONE PROFESSIONALE: ANCORA POLEMICHE

La dichiarazione di Tancredi (M5S) sull’iter parlamentare in Commissione Lavoro dell’Ars e le parole di Messina a chiarimento della posizione dell’Ugl Sicilia

Non si placano le polemiche sulla decisione della Commissione Cultura e Lavoro dell’Ars di trasmettere le la copertura finanziaria il disegno di legge n.814 di riforma della Formazione professionale il Sicilia.
A tornare alla carica sulla vicenda il deputato Pentastellato Sergio Tancredi, componente della Commissione Lavoro al Parlamento Siciliano.

“Questo disegno di legge per come è attualmente strutturato – dice Tancredi a mio parere è assolutamente inapplicabile nella realtà”.
“Inoltre, lascia spazio a differenti interpretazioni  – aggiunge il parlamentare grillino all’Ars – creando ulteriore confusione in un settore che avrebbe necessità di chiarezza”.
“È poi, abrogando la Legge 24 del 1976 – conclude Tancredi – sancisce la cancellazione dei diritti dei lavoratori cosa che per noi del M5S è inaccettabile”.

Chiara la posizione dell’ Ugl che ha criticato la scelta della Commissione parlamentare di merito di proseguire l’iter parlamentare del disegno di legge senza un confronto con le Parti sociali.

“La scelta di riesumare un disegno di legge del 2014 e trasmetterlo per la copertura finanziaria in Commissione Bilancio senza un confronto sociale è inaccettabile e rischia di aprire scenari grigi di un modo di fare politica del passato che tutti ci stiamo sforzando di dimenticare _ dichiara Giuseppe Messina, Responsabile dell’ Ugl Sicilia”.

“Se l’intento di certa parte della politica – precisa il sindacalista – è quello di abrogare in toto la legge 24/76 senza ostacoli per introdurre una accozzaglia di norme, in parte di difficile attuazione e qualcuna forse con rilievi di costituzionalità, per raggiungere chissà quali finalità lontane dalla realtà, è meglio che faccia attenzione perché i danni per la Sicilia ed i siciliani sarebbero incalcolabili”.
“Azzerare poi con un colpo di spugna i diritti maturati e maturandi dei lavoratori, dopo tre anni massacro sociali – incalza il Reggente nell’Isola dell’Ugl – è una manovra politica che lede frontalmente la dignità degli operatori della Formazione professionale e mette a dura prova la democrazia in Sicilia”.
“Come Ugl – chiarisce – chiediamo il ritiro del testo di legge dalla Commissione Bilancio e la riapertura del dibattito in Commissione Lavoro con la partecipazione, in audizione, delle parti sociali”.
“Questo è quello che la democrazia e le regole civili impongono – conclude Messina – serve il buon senso in politica come nella vita e non i colpi di mano che portano solo danni e macerie”.

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