È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
FIABA DI NATALE (seconda parte)
25 Dic 2015 16:28
I due fratellini caricano l’albero sulle spalle di Orsetto, mentre Orsetta si rifornisce per la riserva invernale dei piccoli frutti freschi e delle castagne della Val del Fersina, dei marroni della Valle dei Laghi, e mele golden delicious dalla Val d’Adige e qualche cotogna profumata, patate, verze e carote della Val di Gresta e succo d’uva delle cantine della città distribuiti in omaggio ai presenti dallo stesso Ufficio del Turismo Trentino.
Per gli orsetti è davvero una cuccagna!
Orsetta ora batte le manine davanti a certe piccolissime casette di legno collocate nel muschio, con monti e sentieri infarinati pieni di un intero popolo di uomini semplici, con greggi, cesti, pani, pesci, fusi, lanterne…Mulini antichi si muovono ad acqua, lucette di piccoli fuochi d’accampamenti sono accese, come le finestre delle case o nelle grotte: le sembra la rappresentazione di quello che sta vivendo al mercatino di Natale…ma a piazza Fiera manca quel bimbo dalle manine aperte che giace nella mangiatoia e che sembra così felice nonostante ci siano solo un bue ed un asinello a scaldarlo! Sullo sfondo di quel paesaggio fatto da casette bianche e basse -mai viste prima- c’è anche un castello lontanissimo e cupo con dei soldati a guardia, a due passi dal cielo stellato attraversato da una luminosa cometa
Orsetta vorrebbe fermarsi, conoscere la storia di quel Bimbo e di quei luoghi, ma si avvicinano dei turisti che vogliono fare delle foto assieme a lei e al fratellino.
La cosa spaventa un poco le due piccole creature che fuggono veloci un’altra volta verso il fiume, oltre il ponte della città e risalgono il monte.
I bimbi che prima volevano fare le fotografie “assieme a Yoghi e alla sua sorellina”non hanno capito che quelli appena scappati via non sono né animali di peluche e né travestimenti di ragazzi che fanno pubblicità o parte della festa…ma veri e propri orsi scesi dai boschi vicini.
Per fortuna gli aiutanti di Babbo Natale con i sacchi di doni e le caramelle sono nei pressi e intervengono: parlano, raccontano fiabe belle di posti lontani e ritirano la posta per l’unico vero Babbo Natale che lassù al Polo Nord sta ultimando la preparazione della sua slitta e predispone le renne,ricorda a attorniato da elfi e gnomi intraprendenti.
Nel frattempo anche Orsetta e Orsetto si sono distribuiti il carico del loro abete di Natale; più su lo caricheranno sulla slitta già pronta al limitare del bosco, seminascosta, addossata all’ultima fontana di pietra rimasta verso la malga.
Camminano spediti; hanno le manine intirizzite, ma stringono il piccolo tronco dell’abete come un tesoro da non perdere. L’aria è pungente, profuma di fresco.
Ed ecco che dalla volta celeste si staccano rade e volteggianti, spinte da un grande respiro, bianche e fredde farfalline che sfiorano il musetto di Orsetta e Orsetto che guardano all’insù.
Che meraviglia!
Ogni volta la neve appare come qualcosa di inspiegabile e magico. La falda bianca volteggia: come piume e come farfalle insieme…E poi i fiocchi ancora più grossi, più veloci…Che luccichio nel cielo!
La volta celeste ha finalmente deciso di vestirsi di candore e argento.
Ora la neve scende sempre più fitta. Questa notte fioccherà tanto! Orsetto procede nel turbinio di neve che ora li sta avvolgendo. Dà una scrollata allo zaino per sistemare la scorta di noci e nocciole. Infila le manopole di lana e cala sugli occhi il berretto tenuto finora nella sacca a tracolla. Orsetta tenta di restare calma di fronte a quella che sembra a momenti quasi una tempesta di neve. La rassicura il respiro caldo, trattenuto dentro la sciarpa tirata fin sotto gli occhi. Pensa a mamma e papà, alla casa accogliente con il camino acceso, lontana, dall’altra parte del bosco. Uno dopo l’altro i fiocchi inesorabili, incessanti, riempiono il cielo. L’aria è sempre più fredda e ora soffia forte il vento. Sopra e sotto la nevicata avvolge in un misterioso biancore.
Il silenzio si espande: è immenso.
Tra le mani di Orsetto e i pugni chiusi di Orsetta l’abete è l’unica cosa che sembra reale, il solo contatto fra i due fratellini…E si sta decorando dei mille stelline cadute dal cielo. Intorno a loro: il bosco, le sagome degli alberi, gli intrichi dei cespugli appena ammorbiditi dalla neve fresca, i sentieri sono sempre meno definiti. Quando arriveranno a casa?
Continua…
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