EMERGENZA IMMIGRAZIONE E SICUREZZA

Giovane ragusana costretta a un rapporto sessuale nei pressi della foce del fiume Irmino da un immigrato, donne extracomunitarie che nella struttura che le ospita fanno riti strani ai danni di un bambino di 5 anni, furti, atti di micro e macro criminalità, e intanto di aumentare la pubblica sicurezza non se ne parla.

Aldilà delle forze dell’ordine già presenti, che cosa si è mai fatto per garantire un minimo di serenità a chi vuole fare un’innocente passeggiata in solitudine? Strade al buio, controlli zero, telecamere neanche a dirlo.

 La Protezione Civile, teniamo a ribadire, potrebbe metterci del suo semplicemente effettuando banalissimi controlli di routine che si traducono in giri in macchina che possano quanto meno fungere da deterrente per i malintenzionati che, non dimentichiamolo, sono quasi sempre extracomunitari, e non stanno a sottilizzare se a presidiare la zona è la Protezione Civile, la Polizia, i Carabinieri o Superman: a loro basterebbe vedere figure autorevoli in divisa e magari ci penserebbero 2 volte prima di commettere gesti inconsulti.

A ciò si aggiunge la piaga da sempre presente un po’ in tutta Italia dopo lo scellerato decreto Svuota carceri: il palliativo più inutile degli ultimi tempi, dove il crimine entra esce dalla porta e poi rientra dalla finestra, un modo per addolcire la pillola e non ammettere che perfino gli istituti carcerari non hanno più posto per tutti gli immigrati che, dall’albergo a 5 stelle passano ai parchi cittadini con telefonini e wi-fi, molestano i cittadini e poi vengono fermati e condotti in un altro hotel a 5 stelle, questa volta con le sbarre, ma dove non manca loro nulla, e dove soggiornano fino a essere rilasciati con favolosi e utilissimi (?) progetti di reinserimento.

 “Sappiamo benissimo che i balordi esistono a prescindere dalla razza e dalla provenienza – dichiara la candidata sindaco di Scicli Maria Borgia – dico questo per stroncare sul nascere chi sicuramente ci taccerà di razzismo per mettere il bavaglio a chi invece vuole aprire gli occhi ai cittadini. La nostra protesta riguarda infatti proprio questo: abbiamo già la nostra realtà a cui pensare, i nostri ‘balordi’ da arrestare e poi reinserire. Mi spiegate dove troviamo i soldi, le risorse e gli spazi per tutte queste persone che non appartengono alla nostra terra? Al netto dei numeri il fenomeno sta crescendo a dismisura .

 Invitiamo gli amministratori a pensare a una cosa per volta e iniziare dalla pubblica sicurezza. Se l’idea della Protezione Civile non vi piace, a noi piace molto meno quella di lasciare tutto così, e immagino che il nostro malcontento sia condiviso da tutti i cittadini con un minimo di coscienza e senso civico”

 

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