“Droghe e dipendenze: tra criminalità organizzata e attualità di una condizione sociale” . Un incontro a Vittoria

100 Passi verso il 21 Marzo. Droghe e dipendenze tra criminalità organizzata e attualità di una condizione sociale
evento promosso da CGIL Ragusa, Libera Ragusa in collaborazione con ASP Ragusa
Venerdì 18 Marzo 2022, alle ore 10.30, presso il Cinema Golden di Vittoria, si terrà l’incontro “Droghe e
dipendenze: tra criminalità organizzata e attualità di una condizione sociale”, promosso dal
coordinamento provinciale di Libera Ragusa e dalla CGIL di Ragusa, in collaborazione con l’ASP provinciale
di Ragusa. L’evento è inserito nell’ambito del percorso “100 passi verso il 21 Marzo” e anticipa la
manifestazione regionale in ricordo delle vittime innocenti delle mafie che si terrà in piazza San Giovanni a
Vittoria, lunedì 21 Marzo a partire dalle ore 9.45.


Saranno presenti Leopoldo Grosso, vicepresidente del Gruppo Abele, da sempre impegnato nel recupero di
persone tossicodipendenti, Giuseppe Mustile, Direttore U.O.C. Dipendenze Patologiche presso l’ASP di
Ragusa e Denise Amerini del Dipartimento Dipendenze e Carcere – Area Welfare della CGIL nazionale.
Saluti iniziali e introduzione di Vittorio Avveduto, co-referente regionale di Libera Sicilia, coordina i lavori
Peppe Scifo, segretario provinciale CGIL Ragusa.


L’incontro previsto con gli studenti e le studentesse degli istituti superiori di Vittoria si focalizza su uno dei
temi più importanti per il nostro territorio e per le nostre comunità. L’utilizzo di sostanze stupefacenti
(soprattutto cocaina ed eroina) è in costante aumento in tutta la provincia, come evidenziano i dati del
Se.R.T. di Ragusa, e risulta fondamentale porre l’attenzione sui risvolti sociali che produce. In particolare, ci
si riferisce sia alle condizioni di marginalità e di grave disagio sociale correlate, sia alle logiche del traffico e
dello spaccio, appannaggio dei gruppi criminali del territorio.

Il nostro territorio vede, infatti, da un lato un
costante approvvigionamento di stupefacenti attraverso le rotte balcaniche, grazie ad un’alleanza tra
malavita locale e albanese; dall’altro lato, l’utilizzo del mercato ortofrutticolo quale punto di riferimento
per i traffici della criminalità organizzata.

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