DORDOGNA: AI CONFINI DI BORDEAUX

I prezzi sempre più proibitivi, nonostante la crisi economica, delle AOC più celebri di Bordeaux, hanno portato molti consumatori a ricercare gradite sorprese nelle AOC meno famose di Bordeaux. Questo fenomeno ha avuto come prima conseguenza il netto miglioramento dei vini prodotti nelle AOC meno conosciute. Ovviamente questo fenomeno non si è verificato ovunque e molte AOC minori continuano a produrre vini poco interessanti.

Ultimamente una zona fuori da Bordeaux ha attirato l’attenzione dei consumatori di vini di Bordeaux. Si tratta della Dordogna, zona confinante a est di Bordeaux. Prima conosciuta solo come meta turistica, è riuscita grazie a una serie di investimenti e di innovazioni a ritagliarsi uno spazio sempre più importante nel mondo del vino francese.

In passato i vini della Dordogna erano decisamente rustici e il loro livello era molto simile ai vini etichettati con la semplice denominazione di Bordeaux. È utile ricordare che la denominazione Bordeaux è una denominazione generica destinata a vini molto semplici e con molti difetti.

A Bordeaux esistono centinaia di denominazioni. Margaux, Sauternes, Pomerol, St-Émilion eccetera; sono tutti vini di Bordeaux, ma in etichetta riporteranno uno dei nomi prima citati e non il nome di Bordeaux, poiché si tratta di diverse DOC, ma comunque tutte a Bordeaux. Un po’ come quello che sta succedendo in Sicilia con la DOC Sicilia. Una DOC regionale, dove però sussistono al suo interno altre DOC, come Etna, Cerasuolo di Vittoria, Faro eccetera. La differenza è che i vini francesi etichettati come Bordeaux sono vini molto mediocri; si tratta infatti di una DOC dove confluiscono i vigneti meno pregiati. Da noi, invece, la nascita della DOC regionale ha avuto il solo scopo di elevare lo status dei vini IGT Sicilia.

Ritornando alla Dordogna, si sono verificati una serie di eventi che hanno notevolmente migliorato il panorama vitivinicolo di questa zona. Innanzitutto il giungere di vari produttori nuovi e spesso stranieri, che hanno acquistato terreni e rinnovato cantine. Un drastico calo delle rese per pianta, criteri di allevamento della vite più consoni, nuove conoscenze nelle vinificazione, ma soprattutto maggiori criteri di igiene, sono state le basi per lanciare questa zona.

La Dordogna presenta praticamente gli stessi vitigni che Bordeaux, ma il clima è meno temperato che nella Gironda, nonché le altitudini in Dordogna sono molto più elevate rispetto  a Bordeaux, dove in pratica è difficilissimo trovarsi a 80 metri sul livello del mare.

Questo clima rende la zona particolarmente indicata per la produzione di vini bianchi. Le temperature più basse e le altitudini maggiori sono ideali per la produzione di vini bianchi secchi. Qui, però, si producono anche una serie di vini dolci. Montravel è una zona, dove si producono vini bianchi secchi da sauvignon blanc, utilizzando sempre più spesso il legno per l’affinamento. Con l’uva sémillon invece si producono vini dolci, di cui una esigua quantità è molto interessante.

La zona, però, di maggiore interesse della Dordogna è il Monbazillac. Una zona in cui si producono vini bianchi dolci attaccati dalla muffa nobile, la quale è responsabile della disidratazione dell’uva, ossia dell’appassimento. Il sistema di produzione è del tutto identico a quello del vini di Sauternes, nella vicina Bordeaux. I vini però hanno un carattere molto diverso e Monbazillac viene considerata ancora una seconda scelta. Certo i vini muffati di Monbazillac sono ben lontani dai grandi nomi di Sauternes, ma qui a Sauternes non si producono solo grandi vini muffati. Varie etichette di Sauternes sono decisamente vini mediocri e conviene assolutamente puntare su un Monbazillac, piuttosto su un Sauternes mediocre, che comunque ha sempre un certo prezzo.

A Monbazillac però vi sono anche dei vini bianchi secchi, quindi non dolci, giovani, molto più esuberanti e di maggiore impatto olfattivo rispetto aquelli giovani di Sauternes. Cambia tutto, invece, quando si tratta di vini bianchi destinati a lunghe maturazioni. A Monbazillac i vini bianchi maturi hanno un certo aroma di noce, che potrebbe essere giudicato troppo invadente.

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