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DIAGNOSTICA RETICOLARE NON DISTRUTTIVA
15 Lug 2016 08:17
Un robot portatile che analizza ai raggi “X” lo stato di salute di opere d’arte, edifici, monumenti e impianti industriali, identificando eventuali minacce e microlesioni presenti nella struttura profonda della materia. Si chiama DifRob® la brillante invenzione di Giovanni Berti, docente di Scienze dei materiali nell’Università di Pisa, che ha ottenuto un brevetto internazionale e vari premi in tutto il mondo.
L’illustre ricercatore ne parlerà giovedì 21 luglio alle ore 18.00 nella Sala Ideal di Piazza Libertà nel corso di un convegno sulla “Diagnostica reticolare non distruttiva, con utilizzo della tecnologia DifRob®”. Aprirà i lavori l’architetto Calogero Rizzuto, Soprintendente per i beni culturali e ambientali di Ragusa, mentre il sindaco di Ragusa Federico Piccitto porterà i saluti della città al pubblico in sala e ai convegnisti. Seguiranno gli interventi di Corrado Monaca, responsabile per la sperimentazione di Betontest, e di Giovanni Berti che sin dal 2009 hanno collaborato alla sperimentazione del robot sui materiali delle costruzioni.
Nel suo intervento lo scienziato pisano illustrerà le vaste possibilità di applicazione del DifRob®, la versatilità e flessibilità della sua tecnologia, nonché le peculiarità e i vantaggi della diagnostica precoce. In pratica DifRob® funziona come un normale diffrattometro da laboratorio, ma ha dimensioni compatte che lo rendono facilmente trasportabile. Questa caratteristica consente di eseguire le diagnosi senza dover prelevare campioni di materiale e trasportarle in laboratorio, ma effettuando l’analisi direttamente sul posto dove si trova il manufatto. Il sistema si adatta all’oggetto da analizzare attraverso l’esclusiva movimentazione robotica per le diagnosi.
Con questo sistema si eviteranno indagini distruttive e invasive mediante carotaggi o prelievi di campioni e si otterrà una notevole riduzione dei costi e dei tempi. Uno dei settori principali d’impiego del DifRob® è proprio quello dei beni culturali e del restauro delle opere d’arte, grazie alla possibilità di conoscere immediatamente la composizione chimica dei materiali, la presenza di tensioni dovute a carichi meccanici, ecc. Non a caso se ne sono avvalsi, tra gli altri, l’Opificio delle Pietre dure e il Museo degli Argenti di Palazzo Pitti a Firenze per l’analisi di opere d’arte e ampolle in vetro e in cristallo di rocca. Il robot è prodotto da XRD-Tools, azienda spin off dell’università di Pisa fondata dallo stesso Berti, per trasferire sul piano pratico i risultati delle ricerche ottenuti nel campo della “On-site X-Ray Diffraction”.
Il convegno è realizzato con il patrocinio dell’Assessorato regionale ai Beni culturali, la Soprintendenza di Ragusa e il Comune di Ragusa, la Betontest – laboratori tecnologici e di ricerca, e la XRD-Tools.
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