CRONACHE GIUDIZIARIE

Il Gip del Tribunale di Ragusa ha ammesso agli arresti domiciliari, senza il braccialetto elettronico, Gaetano Pepi e i figli Antonino, Alessandro e Marco a distanza di nove mesi dal loro arresto. Lo comunica l’avvocato
Giuseppe Lipera che difenda il padre e i tre figli ritenuti responsabili dell’omicidio
di Giuseppe Dezio. I braccialetti, infatti, a un mese dall’emissione del
primo provvedimento del Gip, che subordinava i domiciliari all’utilizzo del
sistema elettronico, non sono ancora
disponibili. I quattro alloggeranno nel Catanese, come disposto dal provvedimento che parla di almeno 100 chilometri di distanza da Vittoria, città di residenza dei quattro
indagati e dalla vittima. Secondo l’accusa l’omicidio maturò al termine
di una lite per questioni di cattivo vicinato. Il 24 ottobre, il Gip Giovanni Giampiccolo aveva concesso
i domiciliari sia per i fratelli che per il padre, ma essendo subordinata ai
braccialetti elettronici, i quattro erano rimasti in carcere a Ragusa.

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Il Gup del Tribunale di Ragusa ha accolto l’istanza dell’avvocato difensore Giuseppe Di Stefano nel processo ai danni del vittoriese Antonino Di Modica, 43 anni, arrestato il 27 gennaio scorso a Santa Croce per detenzione in concorso di 30 grammi di cocaina, pronta per la suddivisione in dosi e quindi pronta allo spaccio. Il difensore ha chiesto al giudice Giovanni Giampiccolo un rinvio nel tentativo di unificare questo procedimento con quello relativo all’arresto operato dai carabinieri nell’ottobre scorso con l’operazione “Kamarina Drugs 2”. Il processo è stato quindi aggiornato al 7 marzo dell’anno prossimo.

 

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