CRESCE IL MALUMORE DEI TURISTI A RAGUSA

La cattiva gestione del patrimonio turistico della nostra città, ogni giorno che passa, è causa del crescente malumore dei turisti che visitano il nostro territorio. Lo certificano anche i titoli dei quotidiani locali dove è possibile leggere le esperienze dei forestieri.
Il problema è che, una volta tornati a casa, non c’è modo di cancellare i cattivi ricordi che Ragusa ha lasciato in loro. Dobbiamo sperare che i turisti, parlando con i loro amici della terra appena visitata, si limitino a raccontare solo le straordinarie bellezze di cui hanno potuto godere, senza scendere nei dettagli delle brutture, delle chiese chiuse o di un Castello che funzionava come un qualsiasi ufficio anagrafe.
Anzi, a proposito di quest’ultimo monumento, dobbiamo registrare che finalmente sono stati cambiati gli orari. Abbiamo dovuto aspettare che si arrivasse a metà estate prima che l’amministrazione si rendesse conto di questa esigenza. Ma ciò non basta. Dobbiamo ancora capire che fine ha fatto la galleria del costume che doveva occupare le scuderie del maniero e aprire prima dell’Expo di Milano, addirittura, per sfruttar le capacità di promozione dell’evento internazionale. Come andò a Milano nel 2015, invece, lo ricordiamo bene.
Sul Castello, ancora, vogliamo sapere perché non si è pensato ad un progetto per la sua gestione, mantenendo la logistica superiore in capo al Comune stesso, ma avvalendosi del Servizio Civile Nazionale. Oppure si potrebbe spingere per la nascita di un consorzio di cooperative giovanili che si occupi della gestione, della custodia e delle guide turistiche, anche in collaborazione con la Facoltà di Lingue dell’Università di Catania. In questa ottica, provare a tenere aperto il castello fino alla mezzanotte, utilizzando anche parte delle royalties, trattandosi di sviluppo economico e occupazionale ed essendo anche la vera necessità del luogo poiché principale fonte di lamentele da parte dei fruitori. Questa dell’apertura fino alle 24, infatti, sarà una nostra proposta con un apposito emendamento al Previsionale 2016 del Comune.
Quelli appena citati sono semplici esempi di quello che si potrebbe fare, come possono essercene molti altri. Tuttavia, ci permettiamo di suggerire – ancora una volta – la rimodulazione degli uffici e settori comunali che in qualche modo sono coinvolti nella gestione del Castello di Donnafugata (verde pubblico, lavori pubblici, ambiente, turismo, cultura, ecc.) per crearne uno che si occupi esclusivamente di questa struttura.
Sarebbe un primo passo e aiuterebbe molto per la programmazione e la gestione del Castello stesso.
Invece, i grillini, non riescono a fare nulla di tutto questo, neanche portare a termine loro stesse idee.
Purtroppo abbiamo l’impressione che l’amministrazione Piccitto sia troppo impegnata ad inseguire le fantasie pentastellate per occuparsi seriamente di argomenti concreti.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it