COSTANZA, RUGGERO, ENRICO E GUGLIELMO TORNANO IN MARE NOVANTA STUDENTI STRANIERI ALLA LIBERAZIONE DI 4 TARTARUGHE CARETTA CARETTA

L’attività scientifica dell’Istituto Zooprofilattico della Sicilia e dell’Università di Palermo riesce ad avvicinare le facoltà di Medicina di tanti Paesi devastati da guerre e divisi da scontri religiosi e ideologie politiche. Saranno novanta studenti provenienti da ogni angolo del mondo i protagonisti della liberazione di quattro tartarughe Caretta caretta, che riprenderanno il largo sotto l’occhio vigile dei biologi e dei veterinari del “Centro nazionale di recupero delle tartarughe marine”, attivo all’Istituto Zooprofilattico, che hanno curato gli esemplari marini – battezzati Costanza, Ruggero, Enrico e Guglielmo – trovati dalle Capitanerie di porto di Milazzo, Lipari e Siracusa. Gli studenti stranieri, in qualità di tirocinanti, per un mese frequenteranno i reparti del Policlinico e dell’ente di via Marinuzzi, nell’ambito degli scambi internazionali organizzati dal Sism (Segretariato italiano studenti in medicina), un’associazione di volontariato di livello nazionale, presente a Palermo dagli anni Sessanta.

L’appuntamento con i giornalisti è:

 

domani, 5 agosto

alle 13

nella caletta di Sant’Erasmo al Foro Italico

presso la “Casa lavoro e preghiera di Padre Messina”

 

 

Saranno presenti, oltre ai 90 tirocinanti stranieri, Santo Caracappa, direttore sanitario dell’Istituto Zooprofilattico della Sicilia, il rettore dell’Università di Palermo, Fabrizio Micari, il sindaco, Leoluca Orlando e l’assessore regionale alla Salute, Baldo Gucciardi.

 

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