CONVOCATO IL CDA DELL’ATENEO CATANESE E RINVIATA AL 2 FEBBRAIO LA FIRMA

“Tira tira la corda si spezza. Spero che non si dica più che l’Università e le sue sorti siano argomenti che vengano strumentalizzati dato che, nonostante l’intervento puntuale e meritorio del prefetto di Ragusa, Annunziato Vardè, che ringraziamo vivamente, e nonostante si predichi a destra e a manca sul fatto che l’Università sia una priorità per il territorio, sul tavolo dell’Ateneo catanese arrivano due bozze e chissà forse ne arriveranno altre, emendamenti e non sappiamo cos’altro”.

E’ l’intervento di Sonia Migliore, dirigente provinciale Udc, a proposito della tormentata e nient’affatto risolta questione. “Confusione – aggiunge – che scatena le giuste perplessità dell’Ateneo catanese (addirittura additato come debitorio) tanto da richiedere il parere del Consiglio di amministrazione, causa di un ulteriore ritardo della firma della convenzione, già stabilita per il 28 gennaio, al 2 febbraio, quando il 31 sarebbero scaduti i termini. Cosa dirà e come si pronuncerà il Cda dell’Ateneo catanese? Una complicazione prevedibile che capiamo non aiuta la risoluzione di questo grosso “paradosso ibleo” e che pone il futuro della nostra Università sul filo del rasoio. Evidentemente speriamo tutti sulla clemenza di Catania per la buona riuscita della faccenda. In caso contrario, ciò equivarrebbe a porre una pietra tombale sull’Università.

La comunità iblea saprà, allora, chi ringraziare, al di là degli annunci, dei buoni propositi e delle paventate strumentalizzazioni altrui. A questo punto un appello forte, chiaro e urgente affinché ci si possa attivare presso l’Ateneo catanese al fine di una positiva risoluzione della questione”.

 

 

 

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