Comiso: apre il primo sportello comunale contro il caporalato

Stamani, nell’aula consiliare del Comune di Comiso, alla presenza del Prefetto Ranieri, del Sindaco Schembari, del Vicario del Vescovo di Ragusa, dei vertici provinciali delle Forze dell’Ordine, dei deputati regionali Nello Dipasquale e Giorgio Assenza, si è tenuta la cerimonia di inaugurazione dello Sportello comunale contro il Caporalato, che avrà sede presso un ufficio. dedicato sito presso i Servizi Sociali del Comune.


L’attivazione dello Sportello fa seguito a quanto condiviso nel corso degli incontri del Consiglio Territoriale per l’Immigrazione del 15 dicembre 2021 e del 22 febbraio 2022 e, in particolare, alla proposta, fortemente voluta dal Prefetto Ranieri, di attivazione di presidi territoriali, presso spazi individuati dagli Enti locali, volti a consentire un intervento congiunto e policentrico di ascolto e orientamento delle vittime, o potenziali tali, di sfruttamento lavorativo.
Al fine di garantire una risposta integrata alla molteplicità di esigenze e criticità che l’utenza sottoporrà allo Sportello, era stato altresì condiviso da tutti i componenti del Consiglio Territoriale che tali presidi vedessero la collaborazione di tutto il network pubblico-privato territoriale, rendendo concreto il principio di prossimità territoriale.


A tale riguardo, il Sindaco di Comiso aveva prontamente confermato la sua piena disponibilità, individuando nell’immediato la sede idonea e promuovendo una serie di incontri organizzativi, in sinergia con la Prefettura e con la rete territoriale, finalizzati a promuovere un’azione condivisa e integrata all’interno dello sportello.
Grazie a questa preziosa opera di raccordo e coordinamento è stato dunque possibile in brevissimo tempo avviare lo sportello che sarà animato da una fitta rete di collaborazioni così distinta secondo i ruoli:
Il Centro per l’impiego di Ragusa garantirà una presenza settimanale per fornire servizi ad hoc a supporto delle potenziali vittime di sfruttamento lavorativo, anche in riferimento alla buona pratica, già consolidata presso il Centro Polifunzionale di Ragusa, dello sportello per l’incontro domanda-offerta di lavoro, strumento di legalità essenziale ai fini del contrasto del reclutamento illegale della manodopera (cd caporalato).
Il CPIA di Ragusa promuoverà sinergie tra lo sportello contro il caporalato e le attività in corso presso il circolo didattico De Amicis finalizzate all’istruzione degli adulti, attraverso corsi di alfabetizzazione e per il completamento del I grado di istruzione (terza media). Tali percorsi sono per altro propedeutici al conseguimento dell’obbligo scolastico, requisito indispensabile per l’avvio di tirocini.


La Caritas di Ragusa promuoverà sinergie strutturali con il proprio Centro Ascolto di Comiso, mettendo peraltro a disposizione la propria expertise, sviluppata nell’ambito della buona pratica del progetto Presidio a Marina di Acate.
La cooperativa Integrorienta, grazie al progetto POLIS, attiverà un servizio di orientamento legale, sociosanitario, abitativo e al lavoro, ogni giovedì, con il supporto di una figura di orientatore, che a seconda delle esigenze rilevate potrà fare riferimento ad una equipe multidisciplinare costituita da assistente sociale, psicologo e mediatore linguistico-culturale.
La FLAI CGIL e l’OIM – l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, partner del progetto “Diagrammi di legalità al Sud Italia”, finanziato dal Ministero del Lavoro e che prevede tra l’altro l’attivazione di PAS, Punti di Accesso ai Servizi, per l’informativa, l’orientamento e la presa in carico delle vittime di sfruttamento lavorativo, hanno dato piena disponibilità ad essere presenti presso lo sportello di Comiso in una giornata settimanale da calendarizzare, per fornire un servizio informativo, di orientamento e tutela rivolto ai lavoratori e alle vittime di sfruttamento, con la presenza di un operatore e un mediatore.


La cooperativa Proxima (ente anti-tratta) metterà a disposizione le proprie competenze avvalendosi dell’utilizzo dello sportello come punto neutro per colloqui ad hoc.
La Fondazione San Giovanni Battista, che si appresta ad avviare un progetto dedicato all’agricoltura sociale e all’inserimento lavorativo, finanziato nell’ambito del progetto “Supreme”, non appena avviato il progetto darà maggiori dettagli in merito alla loro presenza.
In chiusura tutti i partecipanti si sono recati presso la sede dello sportello per il taglio ufficiale del nastro inaugurale.

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