CHIUSA L’EMERGENZA IDRICA A RAGUSA

Il commissario straordinario Margherita Rizza ha convocato tutti i rappresentanti degli enti che hanno lavorato dal 19 di gennaio in sinergia per fare fronte all’emergenza idrica scaturita dalla contaminazione dei pozzi B e B1. Una conferenza stampa per mettere il punto sulla questione e revocare, con una ordinanza numero 462 del 24 maggio, il precedente atto di immissione di acqua non potabile in rete.

“Sono molto soddisfatta del lavoro svolto – afferma la dottoressa Rizza – del funzionamento ottimale della squadra amministrativa e della solidale collaborazione tra Comune, Prefettura, Asp, Vigili del Fuoco, Forestale, Protezione Civile e tutti gli organismi coinvolti nella questione. Devo ringraziare infine i cittadini ragusani i quali si sono dimostrati – continua – anche nei giorni più difficili, una popolazione estremamente civile e composta. Abbiamo ascoltato molte proteste ma non si sono mai esasperati i toni perché si è compreso l’impegno che stavamo mettendo per venire incontro alle esigenze di tutti”. Un attestato di stima che ha fatto esclamare al Commissario, prossimo alla partenza dopo l’elezione del nuovo sindaco, di volere la cittadinanza onoraria.

Al tavolo anche l’onorevole Nello Dipasquale, in rappresentanza della Regione che, il 15 marzo ha deliberato lo stanziamento di un milione di euro per la città di Ragusa al fine di risolvere l’emergenza. Tutti i progetti finanziabili sono stati inviati a Palermo e a breve arriverà la prima trance, circa 500 mila euro. Cifra che corrisponde più o meno all’ammontare dei fondi comunali finora spesi fra interventi di somma urgenza, allaccio con il pozzo Asi, servizio di autobotti e analisi.

“La città ha risposto in modo veloce e determinato – sottolinea Dipasquale – mentre c’era chi chiacchierava. L’emergenza è stata risolta in maniera definitiva ed addirittura migliorativa per quanto riguarda l’approvvigionamento idrico. Ho coinvolto personalmente il presidente Crocetta l’8 febbraio, era il giorno del suo compleanno. Il 15 marzo la giunta con atto n.103 ha approvato il progetto. Questo era il meglio che potevamo fare e lo abbiamo realizzato. A noi compete risolvere problemi. Era impossibile prevedere una tale emergenza – conclude – queste ipotesi appartengono alla fantascienza, alla demagogia e alla strumentalizzazione politica”. 

Il quadro tecnico lo ha fornito l’esperto in materia, il consulente comunale Paolo Roccuzzo, il quale ha sottolineato come in questi quattro mesi si sia verificato un unico episodio di contaminazione, quello di fine gennaio, da materiale organico evidenziato da un livello di ammoniaca elevato e dalla presenza di un patogeno, la salmonella.

“Oggi l’acqua a Ragusa è pulitissima. Abbiamo messo a punto l’apparecchiatura per il diossido di cloro da parte dei tecnici della ditta Prominent di Bolzano. I pozzi B e B1 sono stati infatti riattivati così come la sorgente Misericordia chiusa ormai da anni. Questa soluzione, che ho proposto e che è stata immediatamente recepita dall’Asp e dal Commissario Aliquò, è servita non solo a risolvere il problema ma ci prospetta condizioni migliori addiritittura. Ragusa ha adesso a disposizione una quantità di acqua maggiore”.

“Ciò consentirà al nuovo sindaco – conclude il Commissario Rizza – di intervenire sull’ingente consumo di energia elettrica che il Comune affronta per far funzionare gli impianti di sollevamento idrico”.

 

 

 

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