CASO CAMPO, IERI LA QUARTA RIUNIONE DELLA COMMISSIONE TRASPARENZA AL COMUNE DI RAGUSA

“Il cosiddetto caso Campo si allarga sempre di più. E se prima si era partiti per appurare eventuali responsabilità politiche dell’ex assessore, adesso stanno emergendo altri elementi meritevoli di attenzione. Per questo motivo, venerdì prossimo, è stato chiesto di ascoltare anche l’assessore Stefano Martorana in quanto titolare del settore che avrebbe dovuto vigilare sull’assunzione dei letturisti dei contatori idrici. Abbiamo già deciso che tutte le trascrizioni delle audizioni raccolte in queste sedute saranno trasmette alla Procura della Repubblica perché i magistrati possano farsi una idea della vicenda e valutare se sussistano o meno ipotesi di reato”. E’ quanto dichiara il presidente della commissione Trasparenza, Elisa Marino, dopo che ieri, a palazzo dell’Aquila, si è tenuta la quarta seduta dell’organismo nel corso della quale è stato sentito il responsabile della cooperativa che gestisce il servizio e due rappresentanti delle organizzazioni sindacali. “Alcune dichiarazioni – dice la Marino – messe a confronto con quelle dei letturisti non quadrano. Nel senso che sono emerse delle contraddizioni. Di cui l’intera commissione ha preso atto. Pure il resoconto delle testimonianze discordanti è stato allegato agli atti e sarà oggetto dei contenuti da trasmettere alla Procura. Dei tre lavoratori un tempo in forza alla cooperativa, soltanto uno è stato assunto. Ci sono stati spiegati i motivi. Ma questa versione presenta alcuni elementi che non quadrano con quella che ci è stata fornita dagli ex lavoratori. L’audizione dell’assessore Martorana, per la seduta di venerdì sempre alle 10, servirà a sciogliere altri nodi sul fronte dei contratti e dei tributi. La commissione sta facendo le proprie valutazioni in maniera indipendente, ascoltando le motivazioni dei consiglieri di maggioranza e quelle dei consiglieri di opposizione. Ogni aspetto sarà preso in considerazione e riportato nel materiale da trasmettere a chi di competenza. La collettività ragusana, come abbiamo avuto anche modo di ribadire in commissione, intende comprendere che cosa è accaduto. E il nostro operato mira proprio a sciogliere definitivamente questo interrogativo. Stiamo cercando di provarci nella maniera migliore”.

 

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