ANCORA DUBBI SULL’OPERATO DELL’AMMINISTRAZIONE ABBATE

Si apprende da una emittente televisiva locale che nel decorso mese di marzo, l’Amministrazione comunale di Modica ha rilasciato una autorizzazione per un “CENTRO RACCOLTA RIFIUTI SPECIALI” in favore di una Ditta modicana per il quale la Regione Siciliana avanza seri dubbi sulla regolarità del procedimento tant’è che la Presidente della Commissione Ambiente ha preannunciato una inchiesta.

Il centro di raccolta, già esistente quale piccola attività artigianale e di deposito auto demolite, si trova nella contrada Catagirasi di Modica Alta, zona in cui insiste un agglomerato urbano e con questa ulteriore autorizzazione verrebbe ampliato fino a una capacità di 91.70 tonnellate di rifiuti speciali.

Progetto Popolare per Modica, al di la dell’aspetto amministrativo, già grave  se  venissero confermati i dubbi sulla regolarità del procedimento, esprime una fortissima preoccupazione per la salute pubblica la cui sicurezza, in assenza di tutti i pareri degli organi preposti, non sarebbe garantita soprattutto per l’asserito mancato rispetto della distanza dal centro abitato che dovrebbe essere superiore a 100 metri.

Abbiamo solidarizzato con gli sciclitani per la vicenda Cuturi senza sapere che la stessa situazione  ce l’avevamo in casa e l’autorizzazione del Comune di Modica potrebbe essere stata concessa mentre a Scicli già si gridava “aiuto aiuto”.

Ancora una volta dubbi sull’operato di quest’amministrazione che pare non sappia proprio resistere inclinazione verso la non trasparenza, la superficialità ed in questo caso verso l’assoluta volontà di non fare partecipare la cittadinanza, attraverso il Consiglio Comunale che rappresenta la massima istituzione democratica, ad una decisione di così grande delicatezza per la salute pubblica.

Progetto Popolare per Modica lancia un grido di allarme a tutte le istituzioni che hanno il compito di vigilare sull’azione amministrativa e con forza invita tutte le forze politiche presenti e non in Consiglio Comunale, i sindacati, le associazioni e tutti i corpi intermedi a fare fronte comune  affinché la città venga rassicurata sul rischio della salute pubblica e venga altresì ristabilita la normalità nel procedimento amministrativo qualora risultasse condotto senza rispettare le regole.

 

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