È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
AL QAEDA ED ISIS SI ODIANO MA CI AMMAZZANO ASSIEME
16 Gen 2016 08:05
Ci risiamo,con una novità : questa volta è al-Qaeda a minacciare l’Italia,causa Libia.
Al Anabi,numero 2 della organizzazione per il Nord Africa, ci promette guai per la nostra “occupazione” tramite Onu e per le prossime iniziative militari in cantiere. Visto che già ai tempi della suicida (per l’Italia e l’Occidente) “campagna di Libia” avevo avvisato sul pericolo costituito dal voler morto Gheddafi per esportare a Tripoli la “democrazia occidentale”,chiedo ancora una volta ospitalità alle testate di informazione per ribadire “pensieri e parole”.
Ricapitoliamo : nel 2011,dopo aver partecipato attivamente (ci sono deposizioni di generali) ai bombardamenti contro le truppe governative gheddafiane,abbiamo (ovviamente in ambito Nato) consegnato la Libia ai “patrioti” di Bengasi ed a tutto quello che essi rappresentavano già allora…il jihadismo dal quale Gheddafi ci aveva messo in guardia preveggendo quello che sarebbe accaduto in caso di sua consegna ai “ribelli”.
Risultato ? Lo conosciamo (quasi) tutti : l’Isis è a Derna,vicinissima a Misurata ed a due passi da Tripoli…i velleitari accordi di “unità nazionale” sotto egida delle Nazioni Unite non fermeranno di certo il Califfo e neppure al-Zawahiri nel tentativo di estendere il loro potere su questa sponda del Mediterraneo.
In verità sono convinto che sia Isis ad avere forza militare da quelle parti ma non trovo strano che ci si ritrovi al-Qaeda a minacciare…spesso si ammazzano,però ci odiano assieme.
Questi la sanno lunga,hanno indicato che l’Italia è la “mente” militare scelta dall’Onu per imporre con le armi un governo amico degli occidentali,il riferimento al “consigliere” gen. Paolo Serra è esplicito.
Come sono prevedibili i piani dei prossimi bombardamenti,italiani e Nato,in appoggio a questo (presunto) governo libico.
Addirittura girano in Internet notizie, piú o meno affidabili,sulla presenza in Libia di reparti scelti italiani per preparare il terreno alle prossime operazioni militari. Quindi,per tornare alle minacce di Al Anabi,sono una sorpresa ?
…..davvero si può credere che si possa sempre andare (magari in compagnia) allegramente a bombardare ed invadere paesi stranieri senza pagare pegno ??
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