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A Ragusa meno lavoratori in nero rispetto al resto della Sicilia. Il report dell’INPS
04 Feb 2025 15:17
Delle 824 aziende sottoposte a verifica, ben 736 sono risultate non in regola. Tuttavia, tra le province siciliane, spicca positivamente il caso di Ragusa, che mostra dati più stabili sia in termini di occupazione che di rispetto delle norme contributive.
In attesa di un incremento dell’organico ispettivo, attualmente composto da 73 unità, l’INPS Sicilia ha presentato il report sulle attività di vigilanza svolte nel 2024. Il focus del documento si concentra su due aspetti fondamentali: l’evasione contributiva e la regolarità dei rapporti di lavoro.
Le verifiche
Le verifiche effettuate dall’Istituto, in collaborazione con le Forze dell’Ordine, hanno portato all’accertamento di oltre 62 milioni di euro di crediti, 5.131 rapporti di lavoro fittizi, 577 lavoratori in nero e 8.908 lavoratori irregolari. I controlli hanno riguardato settori chiave come le case di cura e di riposo, i contratti di rete, il lavoro sommerso e irregolare nel turismo, le Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (Ipab) e il settore delle consegne di cibo a domicilio.
Il direttore regionale dell’INPS Sicilia, Sergio Saltalamacchia, ha illustrato il metodo adottato per i controlli durante un incontro con la stampa presso la sede INPS di Palermo: “Ogni azione ispettiva è preceduta da un’attenta attività di intelligence. Analizziamo preventivamente le aziende che presentano una probabilità elevata di irregolarità e purtroppo, nel 90% dei casi, troviamo conferma delle nostre previsioni”.
Saltalamacchia ha sottolineato la gravità sociale del fenomeno: “L’evasione contributiva sottrae risorse fondamentali alla comunità. Se questi fondi fossero riscossi per intero, il sistema di welfare potrebbe essere molto più generoso e inclusivo rispetto a quello attuale”.
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