È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
A FIRENZE IL CONGRESSO NAZIONALE DELL’ INBAR
01 Dic 2016 08:26
Gli eletti del nuovo Direttivo nazionale dell’Istituto Nazionale di Bioarchitettura, sono
Anna Carulli (Messina, Presidente), Giovanni Sasso (Rimini, Segretario), Nando Bertolini,
(Reggio Emilia, Affari Istituzionali), Federico Morchio (Genova, Tesoriere), Nunzia Coppola
(Napoli, Area Sud), Alessandra Valsecchi (Lecco, Area Nord), Stefano Tonelli (Lucca, Area
Centro). Tutte nomi di comprovata esperienza e qualificazione sul campo, sia sul piano
professionale che su quello associativo.
Nella suggestiva e prestigiosa sede dell’Ordine degli Architetti di Firenze, si e’ svolto il Congresso
Nazionale dell’Istituto Nazionale di Bioarchitettura, Ente morale dalla riconosciuta autorevolezza
scientifica e culturale in materia di bioarchitettura non solo presso vaste comunità professionali ma
anche verso il mondo delle Istituzioni. L’Inbar, sigla storica nazionale, quest’anno ha tagliato il
ragguardevole traguardo dei 25 anni.
Fondato da Ugo Sasso nel 1990, autentico pioniere della Bioarchitettura in Italia, in questi venti
anni, l’Istituto oltre a contribuire alla sensibilizzazione, formazione e informazioni sulle tematiche
dell’abitare sano e della riqualificazione del territorio partendo dall’essere umano inteso e compreso
nella sua sfera più ampia di appartenenza ad un contesto storico-ambientale, ha sviluppato una
diffusa e organizzata presenza palesandosi come una voce sempre più importante e accreditata nel
dibattito pubblico nazionale. Una lunga storia alle spalle, con l’originalità di una visione, che
attraverso l’interdisciplinarietà ha affrontato in modo organico tutte le problematiche
dell’ecosostenibilità maturando importanti risultati, ultimamente, sul delicato terreno dell’efficienza
e del risparmio energetico consapevole.
La continuità nel consolidamento dell’immagine, il rafforzamento e la comunicazione della sua
precisa identità, non solo presso i mondi tradizionali delle professioni, accademici e della ricerca
sono tra i punti strategici del programma del nuovo direttivo nazionale.
Una nuova e più efficiente strutturazione organizzativa dell’Istituto, centrale e periferica sul
territorio, e’ poi prevista come qualificante dagli indirizzi emersi nel programma.
Durante i lavori è stato presentato dal presidente della Commissione Comunicazione Giulia
Bertolucci e Serenella Mortani, il libro “BIOARCHITETTURA. Le tesi di Ugo Sasso dalle parole
ereditate sulla via italiana del costruire sostenibile” a cura di Nando Bertolini, Giulia Bertolucci,
Anna Carulli,Paolo, Fatticcioni,Federico, Morchio, Erminio, Redaelli, Serenella Mortani, Giovanni
Sasso e Stefano Tonelli.
A seguire gli interventi degli ospiti,tra i quali l’On. Serena Pellegrino, Socio Honoris Causa
INBAR dal 2013 che ha dichiarato” INBAR è una ricchezza per la nostra comunità. Progettare,
pensando al geo-sistema non più a due dimensioni: questo l’insegnamento di Ugo Sasso, il
precursore della bioarchitettura. Quanto è stato progettato perseguendo questo
insegnamento? Quanti ostacoli sono promossi ogni giorno dalle lobbies che vogliono far affermare
i “cubetti” stile scatola di fiammiferi……Ma nonostante tutto, dopo 25 anni, non ci fermiamo. Con
la nuova presidente Anna Carulli, che segue la strada tracciata da Ugo prima e da Giovanni
Sasso poi, si prosegue nella diffusione per la consapevolezza che Bio architettura non è solo
progetto edilizio ma un modus vivendi e operandi! A tutti l’augurio di seminare e raccogliere, nel
ciclo della vita!”. Mentre il filosofo Stefano Serafini della Società Internazionale di Biourbanistica
ha parlato sulle relazioni tra diversi sistemi viventi nella modernita’ del vivere associato sia dal
punto di vista degli individui che dei luoghi fisici.
In conclusione nella tavola rotonda sul tema “LA BIOARCHITETTURA PER
L’ITALIA”, moderata dal giornalista e socio Gigi Cartagenova, si è dibattuto con Anna Carulli,
Giovanni Sasso,Monica Fini, Federico Morchio, Francesco Parisi Cristiana Rossetti, sul ruolo di
INBAR oggi e le azioni possibili per il domani. Ripartendo sempre, come strada maestra da Ugo
Sasso e le sue tesi, si e’ visto come parimenti imprescindibile un dibattito e delle riflessioni per
aggiornare costantemente l’Istituto, come gia’ ampiamente avvenuto nelle attività degli ultimi tre
anni, ampliando la vivace dialettica culturale e coniugandola con le nuove dinamiche sociali,
economiche, ambientali. Sono state attivate occasioni di confronto con grandi personalità nazionali
e internazionali, valorizzando la “traccia culturale” propria del network Inbar, promuovendo
efficaci azioni di comunicazione. La partecipazione e condivisione ha contraddistinto e ispirato la
vita interna ed esterna dell’Istituto.
Su questa direttrice si intende proseguire.
L’Inbar, si è ribadito, non e’ solo sinonimo culturale di sostenibilità ambientale e di ecocompatibilità,
ma più profondamente mira ad una bioarchitettura che concili e integri i
comportamenti umani con la natura, al fine di assicurare una migliore qualità della vita attuale e
futura. La sua particolare identità consente di muoversi agilmente nella complessità delle istanze
ambientali.
La piu’ diffusa consapevolezza maturata negli ultimi anni sulle tematiche proprie dell’Inbar presso
un variegato pubblico non solo di addetti ai lavori , consente di sviluppare azioni e offrire qualificati
supporti sia al mondo delle professioni che a quello delle istituzioni.
Non a caso la formazione, interna ed esterna, espressa anche con l’ausilio di moderne tecnologie
continuera’ a costituire uno dei pilastri del programma di attivita’ predisposto. Bisognerà sviluppare
sia al centro che in periferia canali e occasioni di coinvolgimento per comunicare la nostra identità’,
la missione, le pratiche sul campo e nei territori.
In quest’ottica l’Inbar, ormai anche statutariamente, e’ sempre più aperto ad interagire direttamente
con cittadini e comunità’, favorendone la partecipazione attiva.
© Riproduzione riservata
Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it