VITTORIA: LETTERA DI UN PADRE AVVILITO

Storie di vite quotidiane, storie di esperienze sofferenti provate da genitori impotenti davanti alle tragedie dei propri figli.

“Sono il padre di un ragazzo che da molti anni è costretto su una sedia a rotelle. Visto che mio figlio non può guidare sono io che gli faccio da autista. In questo modo ho potuto meglio rendermi conto di quanto, nella nostra città, infischiarsene degli altri e dei divieti sia la prassi. Dico questo perché tutti parcheggiano nei posti riservati ai disabili; tra questi i peggiori, quelli che mi fanno incavolare di più e lo farebbero anche a un santo, sono quelli che stanno bene ma espongono il cartellino di qualche parente disabile. Certuni e da lì si capisce che non sono per niente disabili, sono quelli che mettendo il tagliando arancione parcheggiano negli stalli personalizzati di fronte alle abitazioni dei disabili, che si vedono usurpare il posto.

L’associazione MoVIS, un po’ di tempo fa, ha proposto la Multa Morale, io stesso ne ho fatte parecchie, purtroppo questi ammonimenti, non essendo pecuniari, non riescono ad educare. Perciò vorrei che si facessero più controlli da parte delle autorità competenti e oltre a contravvenzionare si liberasse il posto riservato ai disabili rimuovendo il mezzo, così da dare la possibilità di parcheggiare in quel posto agli aventi diritto. Solo così facendo, credo che questi incivili, dovendo mettere la mano al portafogli, possano a poco a poco redimersi”.

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