È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
UN MONOLITE DI RARA INTENSITA’ ESPRESSIVA IN ONORE DELL’ERACLE DI CAFEO
25 Dic 2010 10:41
Orazio Barbagallo, Matteo Cannata, Martin Gerull, Koh-Emon Hattori, Alfredo Mazzotta: Questi artisti hanno scolpito a Modica blocchi di pietra calcarea del Val di Noto affiancati da studenti del Liceo Artistico di Modica. Il tema unico per tutti, è stato individuato ne “le fatiche di Ercole”. “Con questo si è inteso principalmente puntare i riflettori sulla preziosa scultura in bronzo ancora poco conosciuta che è l’Eracle di Cafeo ospitata al museo di Modica” così ha spiegato le ragioni della scelta del tema il Presidente Failla il quale ha ringraziato tutti coloro che hanno reso possibile il concretizzarsi del Simposio fra cui ha ricordato i fornitori della pietra Caccamo, Bonomo, Occhipinti e Corallo, Solarino marmi, Avola stone, la Provincia regionale di Ragusa, dell’assessorato alla Cultura, al Turismo e allo Sviluppo Economico e il Comune di Modica.
La statua è opera del Maestro Orazio Barbagallo che insegna al Brera di Milano e che ha inteso con questo lavoro rinnovare e rinsaldare il legame con la sua terra d’origine: la Sicilia. Il Mestro Barbagallo, nato da famiglia di scalpellini, che si tramandava il mestiere da padre in figlio, da giovanissimo matura una naturale creatività che lo porta in breve tempo a cimentarsi nella scultura, ma anche nella pittura e nella grafica. Il presidente della Provincia Regionale di Ragusa Antoci ha sottolineato l’importanza della presenza della scultura che vuole essere un ponte tra Modica e la Provincia di Ragusa nel rinnovo di intese passate e futuri progetti.
Sguardo ad Oriente raffigura una maternità. Si tratta di un monolite di rara intensità espressiva che nell’eleganza delle linee riesce a donare all’osservatore il piacere di forti emozioni connesse alla natura stessa del concepimento. (Marcella Burderi)
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