È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
SBARCO DI SESSANTA CLANDESTINI AL PORTO DI POZZALLO
07 Ago 2012 16:04
Immigrazione clandestina: nuovo capitolo di una storia senza fine. Con protagonisti, loro malgrado, quelli di sempre: poveri sventurati in fuga verso l’Italia. Vittime due volte. Del bisogno e dell’avidità di criminali incalliti che, come dimostrano gli sbarchi di questi ultimi mesi, cambiata strategia delinquenziale, continuano a fare business lucrando sulla pelle di migliaia di uomini, donne e bambini disperati. Sessanta i nuovi arrivati. Tutti egiziani. Di cui 15 minori. Ticket da pagare da 3000 a 4000 euro. Per un viaggio di sola andata. Con destinazione terra di Sicilia. Quando va bene. Viaggiavano a bordo di una imbarcazione precaria. “Fatiscente – precisa il comandante della motovedetta delle Guardia di Finanza – che li ha intercettati al confine delle acque territoriali italiane. Non fossimo intervenuti in tempo, il viaggio di questi poveri cristi avrebbe potuto concludersi tragicamente. L’operazione aggancio e rimorchio fino al porto di Pozzallo non ha presentato particolari difficoltà. Abbiamo raccomandato loro di ubbidire agli ordini e di stare calmi. Due nostri uomini sono saliti a bordo per verificare se qualcuno aveva bisogno di cure urgenti. Dopo avere accertato che complessivamente stavano tutti bene – conclude l’ufficiale della Squadriglia navale delle Fiamme Gialle di stanza a Pozzallo – abbiamo trainato la vecchia imbarcazione fino al porto, ove siamo arrivati all’alba”. Accolti dai volontari della Protezione civile, dal personale medico-infermieristico, dagli uomini delle forze dell’ordine, i nuovi arrivati, dopo le rituali visite mediche, sono stati rifocillati. E’ scattata quindi la procedura per l’accertamento della loro identità. Gli inquirenti, anche in questo caso, hanno tempestivamente avviato le indagini per assicurare alla giustizia i Caronte di turno. Soprattutto, dopo l’arresto avvenuto ieri l’altro dei cinque scafisti responsabili dell’ultimo sbarco a Pozzallo di 86 egiziani di cui 55 minorenni, per fare luce sull’organizzazione criminale egiziana che, con nuove modalità, dirige il traffico clandestino. Preoccupante il numero elevato di ragazzi “spediti” in Sicilia. Ai 55 minori sbarcati venerdì scorso se ne aggiungono ora altri 15. Al Centro di primo soccorso dell’area portuale sono presenti, ad oggi, 73 egiziani. Sessanta i nuovi arrivati più 13 ragazzi sbarcati la scorsa settimana. Gli adulti saranno certamente rimpatriati. Per loro è andata male. E non è la prima volta. Discorso diverso per i minori. Che saranno sistemati presso comunità, istituti religiosi, case famiglia. Pronti a scappare alla prima occasione. Come più volte lamentato da don Beniamino Sacco. “Manca un vero progetto di integrazione – ha più volte dichiarato al nostro giornale il prete coraggio responsabile a Vittoria di un Centro di accoglienza per minori – per cui i ragazzi assegnati presso la nostra struttura, nonostante la buona accoglienza, alla prima occasione scappano”. Finiscono dunque sulla strada o in mano a persone senza scrupoli. Facile pensare, a questo punto, a fughe guidate. Favorite da clan criminali operanti sul luogo. Gli investigatori sono convinti dell’esistenza di una rete di appoggio alla banda egiziana. Di cui farebbero parte elementi locali. Eloquente, al riguardo, il fermo di polizia giudiziaria operato dai carabinieri di Pozzallo e Modica, su disposizione della Procura della Repubblica, a carico di un paio di giovani, indiziati del reato di traffico dell’immigrazione clandestina.
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