SANTA CROCE, SPIRAGLI DI TURISMO

Giovedì mattina in Piazza Vittorio Emanuele, a Santa Croce, era presente un piccolo gruppo di turisti, che visitava il nostro paesino e ciò che ha da offrire. In Sicilia, come nel resto d’Italia, la mossa vincente è fare economia valorizzando il turismo, nel pieno rispetto del patrimonio naturale ed artistico, e realizzando le necessarie infrastrutture. La nostra zona è conosciuta attraverso le indagini del Commissario Montalbano, ma non bisogna dimenticare che il passato qui è presente più che mai, la sua storia, la sua architettura spiccano in questa provincia regalando emozioni e sensazioni non comuni. 

Ad esempio bisogna ricordare il Parco di Kaukana e il cosiddetto bagno turco. Inoltre parte della provincia di Ragusa (Scicli, Modica e Ragusa) è “Patrimonio dell’Umanità” riconosciuto dall’Unesco. Vi si possono ancora ammirare antiche masserie rurali in piena attività, muri a secco per delimitare strade, trazzere e confini ed altri esempi di tradizioni sicule. Di questa provincia fa parte il Castello di Donnafugata, visitabile ed aperto al pubblico. Oggi rappresenta un’imprenditoria vinicola ben sviluppata e conosciuta anche all’estero.

La qualità dei vini siciliani e di quelli del ragusano non ha confini. Queste sono solo alcune motivazioni che spingono i turisti a venire a visitare anche il nostro paesino. E’, quindi, sotto gli occhi di tutti la necessità di offrire ancora di più ai visitatori che scelgono il nostro territorio, forse un piano turistico con tale obiettivo aiuterebbe ancora di più ad incrementare tale settore redditizio.

 

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