“SALDI: IL SISTEMA È ORMAI UN COLABRODO”

E’ di questi giorni la notizia ufficiale che i saldi inizieranno il 2 luglio, così è stato stabilito con il decreto firmato dall’assessore regionale alle Attività Produttive, Marco Venturi.

E vero, però, che da qualche giorno già giungono sui telefonini gli sms, le mail, le telefonate dei negozianti ai propri clienti che anticipano la stagione degli sconti.

Sicuramente il momento di crisi che sta vivendo il settore, induce i commercianti a fare cassa, ed il fenomeno degli anticipi degli sconti vengono utilizzati da diversi negozi.

E’ necessario pensare una normativa nuova in quanto quella esistente è lontano anni luce, e le Associazioni delle aziende commerciali dovrebbero prendere atto che anche i loro stessi associati la violano con costanza crescente.

Oggi viviamo in un contesto ove :

·        La vendita commerciale on-line conosce annualmente percentuali a due cifre, con sconti che raggiungono anche il 70-80%;

·        Gli outlet durante tutto l’anno vendono prodotti anche griffati e di qualità a costi fortemente contenuti;

·        Le promozioni, le liquidazioni, gli sconti e ogni forma di promozione sono una costante di molti commercianti i forte difficoltà, anche a causa della crisi economica e della poca disponibilità economica delle famiglie.

Nel periodo dei saldi è importante:  “che i consumatori fanno bene attenzione alla merce esposta in vetrina con quella presente dentro il negozio, verificare se sul prodotto in saldo vi è indicato il vecchio prezzo ed il nuovo prezzo con la percentuale di sconto –  dichiara Cerruto dell’Adiconsum – oltre a conservare lo scontrino in caso di cambio merce”

 

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