RUMENO CONDANNATO PER STUPRO ARRESTATO DALLA MOBILE

E’ stata una attività di intelligence abbastanza sofisticata quella che ha condotto gli uomini della Squadra Mobile di Ragusa diretti dal vice-questore dott. Marino (nella foto durante la conf. stampa)sulle tracce di un rumeno che nel suo paese a Toplita nel 2005 si era macchiato di un grave delitto. L’uomo Gabrielo Amaegheodi di 26 anni assieme ad altri quattro connazionali all’uscita da una discoteca presero di mira una ragazza che aveva trascorsa la serata nel locale e dopo aver ridotto in fin di vita il marito aggredirono la ragazza violentandola ripetutamente. Per questo turpe gesto quattro furono condannati da quel tribunale rumeno a pene severe mentre il quinto, l’Amaegheodi riuscì a rendersi uccel di bosco facendo perdere le sue tracce. Era dato una volta qui ed una li ma l’Interpol lo braccava e sperava che un giorno o l’altro cadesse nella rete. E la rete l’avevano tesa gli Uomini della Mobile di Ragusa che con sagacia, pazienza ed acume investigativo riuscivano a mettersi alle sue calcagna e, dopo appostamenti vari, a catturarlo in un casolare nelle campagne di Acate. Da qui il trasferimento in carcere e trattandosi di un mandato di cattura europeo che fa seguito ad una sentenza di un tribunale non occorre che il rumeno “passi” da un giudice italiano ma soltanto che le carte relative alla sua cattura siano visionate dalla Corte d’Appello competente (Catania nel nostro caso); dopo di che il rumeno verrà scortato fino al carcere che gli spetta in Romania, a meditare sulle sue gesta criminali. (d.f.)

 

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