Ragusa – Catania, gli incidenti stradali mortali e la politica che allunga i tempi del raddoppio. Perché?

Nino Bartolotta, Nico Torrisi, Giovanni Pizzo, Giovanni Pistorio, Luigi Bosco. Questi cinque nomi probabilmente non diranno nulla alla stragrande maggioranza dei nostri lettori. Eppure sono i nomi degli assessori che in questa ultima legislatura regionale si sono susseguiti alla guida di uno degli assessorati più importanti della nostra Regione, quello alle infrastrutture. Un assessorato importante non tanto per ricadute politiche ma per progettualità (mancate). E’ ad esempio, proprio l’assessorato alle infrastrutture che ha dialogato e dialoga con il Ministero dei trasporti circa il progetto del famigerato raddoppio della Ragusa Catania che è stato cavallo di battaglia, da almeno 18 anni a questa parte, di tutti i politici locali che a vari livelli sono stati impegnati nella campagna elettorale, da destra a sinistra. Un progetto rilevante, ambizioso complesso che avrebbe richiesto una attenzione quotidiana e costante non solo dai funzionari e dirigenti di tutti gli enti coinvolti nella progettazione e realizzazione del raddoppio ma anche degli assessori regionali che invece non hanno manco avuto il tempo di insediarsi che già la loro poltrona  era  occupata da qualcun altro,  in nome di logiche politiche scellerate di questo Presidente della Regione. Ed è cosi che mentre Atene brucia a Sparta non si muove foglia. Mentre alla Regione sono stati impegnati in questo folle e deleterio walzer di assessori, la Ragusa Catania continua a restare cosi com’è.  Nessun passo avanti se non quello della infinita lista di vittime che questa strada ha mietuto. Ci chiediamo a che punto sta l’iter finale visto che si era detto che entro questo mese avrebbe dovuto essere avviati i primi cantieri. Dubbi e perplessità non sono mai mancati eppure ci hanno assicurato che sono stati espletati tutti i passaggi di competenza del Ministero e dell’assessorato alle Infrastrutture per elaborare gli atti di passaggio alle fasi successive, che gli uffici del ministero hanno assegnato ufficialmente ed in via definitiva l’opera al concessionario vincitore del progetto di finanza e che il concessionario ha già iniziato le comunicazioni, come da normativa e convenzione, del “progetto definitivo” a tutte le parti coinvolte nell’infrastruttura Tutto ciò ci avevano garantito che avrebbe portato entro questo mese, come vi accennavamo,  ai primi cantieri. Ci aspettavamo quindi in questo mese di giugno ruspe, pale, gru, caterpillar sarebbero entrate in azione per iniziare finalmente questo progetto. Tuttavia ad oggi  nemmeno l’ombra. Adesso si parla di novembre prossimo ma dobbiamo crederci?  Nel frattempo non si ferma la lunga lista di vittime di questa maledetta strada. Che ne direbbero i nostri signori politici, responsabili di tutto ciò, di finirla?

 

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it