(PURTROPPO) NON C’È DUE SENZA TRE

Ancora un sconfitta per gli uomini di Dipasquale. Questa volta per mano del Frascati che mette sotto i ragusani nei primi 20 minuti ma poi subisce il ritorno dei biancazzurri che però non si completa. Nel finale la meta laziale toglie agli iblei anche il meritato punto di bonus.

 

Si sa, i proverbi sono pillole di saggezza popolare alle quali chiediamo conferma per quello che vediamo o viviamo. A volte si sbagliano, ma quest’oggi, in occasione di Padua Rugby Ragusa – Frascati, il “Non c’è due senza tre”, purtroppo, si rivelato più che mai azzeccato.

I laziali, infatti, venuti a Ragusa per fare risultato, tornano a casa con 5 punti in saccoccia, confermandosi squadra che può ambire al salto di categoria.

Ma il 17 a 28 finale non deve trarre in inganno chi legge perché il Padua, dopo un inizio catastrofico, tre mete subite nei primi 20 minuti, è riuscito a recuperare il risultato, si è portato sul 17 a 21, ha messo paura ai frascatesi ma poi, a sei minuti dalla fine, con un uomo in meno, ha subito la meta che ha di fatto chiuso l’incontro e negato anche il punto di bonus ai ragusani.

Inizio catastrofico, si diceva. Il calcio d’invio è del Padua; si gioca una ruck nei 22 frascatesi, i laziali conquistano l’ovale e calciano avanti. I biancazzurri cincischiano e Paolo Iacono è costretto ad annullare. Si riprende con una mischia a 5 per il Frascati, il pallone esce dalla loro parte e Matteo Paoli riesce a sorprendere l’imbambolata difesa iblea e a tuffarsi in area di meta proprio sotto i pali. Per Edoardo Sorci è uno scherzo trasformare. 0 a 7 e non sono nemmeno passati tre minuti.

Il Padua sembra assente, con la testa chissà dove, e il Frascati impone il proprio gioco, fatto di gioco alla mano e ripartenze veloci. In campo si vedono solo i giocatori in maglia giallorossa che, al 10°, allungano. Mischia nei 22 iblei, ovale nelle mani del mediano di mischia Riccardo Farina che prende d’infilata la difesa ragusana e va a schiacciare in meta. Sorci trasforma. 0 a 14 e Padua non pervenuto.

Alessandro Dipasquale cerca di correre ai ripari e fa uscire un Paolo Bellio che oggi sembra avere qualche problema nella fase difensiva e mette dentro Massimiliano Nicita.

Ma purtroppo il momento negativo non è ancora finito. Siamo al 20° e con una maul avanzante i laziali riescono a fare una decina di metri, giusto quelli che li separano dalla loro terza meta. 0 a 21 e Padua che sembra al tappeto.

Invece, per la squadra di casa, il colpo che sembra del Ko diventa quello della sveglia. I biancazzurri prendono in mano il pallino del gioco e iniziano a macinare azioni su azioni. Al 26°, in pieno affanno difensivo, Edoardo Sorci non trova di meglio che scalciare alla testa Gabriele Calamaro in quel momento impegnato in una ruck nei 5 metri giallorossi. L’arbitro, il signor Marcello Marchese della sezione di Catania, che in altre occasioni ci è sembrato attento e preciso, valuta come non cattivo il fallo dell’ala frascatese e lo manda dietro la lavagna per soli 10 minuti. A nostro avviso, valutare non cattivo un calcio dato a un avversario che è già a terra è come sostenere l’involontarietà di un pugno dato in pieno viso a gioco fermo. Ma a decidere è l’arbitro e quindi per il Padua c’è solo una superiorità numerica temporanea che Peppe Iacono sfrutta segnando la meta che rimette in partita la propria squadra. L’azione dell’apertura paduina è da manuale. Ruck nei 22 avversari, ovale che arriva al capitano, calcetto a seguire per se stesso, e tuffo plastico al centro dei pali. La successiva trasformazione porta il risultato sul 7 a 21.

 

Il primo tempo si chiude qui.

Nell’intervallo coach Bronzini fa uscire Flavio Baccani e mette dentro Andrea Maino ma il leitmotiv non cambia: il Padua attacca con il coltello tra i denti e il Frascati si difende alla meglio.

Al 45° Peppe Iacono concede il bis. Touche sui 5 metri, l’ovale arriva al capitano che si beve la difesa ospite e va a marcare la meta. Con la trasformazione si va sul 14 a 21 e in campo e sugli spalti (un paio di centinaia gli spettatori presenti oggi al “della Costituzione”) si ha la sensazione che il Padua ce la possa fare.

Sensazione che cresce al 52° quando lo stesso capitano biancazzurro centra i pali con un calcio di punizione concesso per un fallo di antigioco del Frascati (e in questo caso il cartellino giallo ci sarebbe stato tutto). 17 a 21.

Ma quando la rimonta sembra riuscita, ecco che il Padua rallenta e, pian piano, prendono coraggio e riacquistano confidenza gli ospiti.

Il Frascati si diviene più pericoloso, e i paduini con sempre maggiore difficoltà riescono ad arginare le folate offensive giallorosse, complici anche una mischia non più in grado di fronteggiare gli avversari e una touche che perde diversi lanci. A peggiorare la situazione arriva anche il giallo, al 68°, nei confronti di Fabio Baglieri per un fallo in ruck.

Ma ciò nonostante il Padua riesce a resistere fino al 74°, quando i paduini capitolano per mano del capitano Simone Benedetti che, di potenza, va a schiacciare in meta. Il solito Sorci arrotonda. 17 a 28 e partita che finisce qui.

Negli spogliatoi registriamo la soddisfazione di Luciano Bronzini, contento per la vittoria anche se arrivata “senza aver giocato un buon rugby. Devo fare i miei complimenti al Ragusa che si è dimostrata una buona squadra”.

Musi lunghi, invece, dall’altra parte, con coach Dipasquale scontento per l’inizio di partita. “Devo capire che cosa è successo nella testa dei miei uomini. Non si possono regalare tre mete agli avversari in quel modo”.

Migliore in campo il capitano giallorosso, Simone Benedetti, spina nel fianco della difesa biancazzurra. L’altro capitano, Peppe Iacono, è invece stato il migliore del Padua. Suoi tutti i punti dei ragusani.

In precedenza, a Catania, erano sono scese in campo anche le due giovanili del Padua. Di fronte ai pari età dei Briganti di Librino, l’Under18 di Peppe Gurrieri ha stravinto per 87 a 0, mentre la Under16 di Giuseppe Maugeri è stata sconfitta per 24 a 17.

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