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PRESENTATO NELLA BAROCCA CITTA’ DI SCICLI IL PRIMO CD DEI “TIEMPU PERSU”,
14 Ago 2014 17:01
SCICLI (RAGUSA) – Nella “loro” amata Scicli, città barocca dalle mille forme, è avvenuta la presentazione del primo cd. La giovane band “Tiempu Persu” ha infatti presentato “C’è ‘mpuostu chiamatu Sicilia”, il primo disco che racchiude sei inediti. La presentazione è stata inserita all’interno del festival “I am siciliano”, nella centralissima piazza Carmine e ha visto un pubblico pieno di turisti che hanno apprezzato le sonorità proposte, lasciandosi andare anche in improvvisati balli. Ritmi che si richiamano alla tradizione della musica siciliana ma che hanno innesti di suoni mediterranei che si fondono in un’unica anima al tempo stesso etnica, folk e popolare.
Il gruppo è formato da 8 elementi: Roberta Di Martino alla voce, Pietro Scardino alla fisarmonica e tastiere, Giovanni Alfieri alle percussioni, Gaetano Buscema al basso, Francis Jose Ortega Gutierrez alla chitarra, Francesco Sboto alla tromba, Danilo Cavallo al sax soprano e Paolo Morando alla batteria. In questo primo cd, che vede anche la collaborazione di Andrea Calabrese alla voce e di Riccardo Casamichela al violoncello, la batteria in studio è stata suonata da Andrea Pisana, anche lui componente del gruppo prima di lasciare per impegni personali.
Sul palco di piazza Carmine hanno suonato tutti i brani inediti ma anche il resto del proprio repertorio che si richiama non solo alla musica popolare siciliana, con gli immancabili omaggi a Rosa Balistreri, ma anche alla pizzica e alla taranta del Salento. E’ un gruppo che rende una festa ogni propria esibizione. E non poteva che essere così anche il concerto di presentazione del cd che contiene gli inediti “Donna Rita”, “Sugnu sulu iu e lu mari”, “Dammillu ‘n vasunieddu”, “C’è ‘mpuostu chiamatu Sicilia”, “Mulici”, “Ciniri e duluri”. Dei veri e propri inni alla Sicilia, terra ricca di sole, di mare e d’amore, che i “Tiempu Persu” hanno voluto raccontare con un’energia che è un atto d’amore. E proprio l’amore è un tema ricorrente degli inediti, alcuni scritti dal regista teatrale Renato Fidone e altri dal bassista del gruppo, Gaetano Buscema. Un amore tormentato, come quello che fulmineo scoppia tra una giovane coppia in piazza, raccontato in “Donna Rita”, una ballata che narra da vicino la storia tra i due ragazzi che si frequentano dopo il colpo di fulmine, riescono a sposarsi ma poi si lasciano. Altra storia d’amore è quella contenuta in “Dammillu ‘n vasunieddu”, con Andrea Calabrese alla voce maschile, una canzone piena di romanticismo che racconta gli sguardi furtivi di due ragazzi con la richiesta di fidanzamento avanzata al padre di lei.
E’ invece una pizzica la canzone “Sugnu sulu iu e lu mari”, che ci immerge nell’assolato e al tempo stesso notturno mondo dei pescatori, tra reti da riparare, battute di pesca in alto mare e onde alte che mettono a repentaglio la vita per un tozzo di pane. Odori, suoni, sapori e tutto il calore dell’isola nella canzone “C’è ‘mpuostu chiamatu Sicilia”, un omaggio dichiarato alla terra del sole e del mare, in cui i ritmi popolari si intrecciano con le sonorità ska e reggae. Altro omaggio dei “Tiempu Persu” è per la famosa festa della Madonna a cavallo, la festa delle Milizie che ogni anno viene proposta nel centro storico di Scicli simulando una battaglia tra normanni e saraceni. E “Mulici” ne racconta i vari riferimenti storici ma anche l’attesa che la gente del posto riserva alla festa, secondo riti tramandati di generazione in generazione.
L’ultimo inedito contenuto del primo cd è una canzone funebre, dal titolo “Ciniri e duluri”, un brano che sottolinea il dolore di quanti hanno perso i propri figli durante le varie fasi dell’emigrazione che nei decenni scorsi hanno toccato la Sicilia e che oggi rappresentano il dramma dei popoli del Magreb. Nel live di presentazione i “Tiempu Persu” hanno anche cantato un altro brano inedito, dal titolo “U ralogiu ro Carmuno”, dedicata all’instancabile orologio che si trova in cima al Palazzo Busacca a Scicli, che dà su piazza Carmine proprio dove si svolgeva il concerto.
Bellissima la versione di “Malarazza” di Domenico Modugno, la cui esecuzione è stata perfezionata dal maestro Peppe Arezzo. Il giovane gruppo musicale ha partecipato a molti eventi in giro per la Sicilia e, invitati dal maestro Mario Incudine, hanno preso parte al contest del Termini Folk Festival dove si sono ritagliati un’esibizione di grande rilievo.
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