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PIANO PAESISTICO. MODICA IN CONFERENZA STAMPA ILLUSTRATE LE POSIZIONI
24 Dic 2010 16:19
Le proposte di modifica del piano paesaggistico della Città così come concretizzate in consiglio comunale costituiscono un punto di sintesi tra la tutela ambientale e la possibilità di sviluppo del territorio. Il consiglio comunale ha esercitato in toto la sua facoltà, al di là delle decisioni assunte dalla Regione siciliana, di poter decidere su un importante strumento di programmazione urbanistica con il concorso delle volontà di tutto il civico consesso. Atto deliberativo che sarà attenzionato nelle dovute sedi e che per tale ragione costituirà oggetto di invito alla deputazione regionale perché possa essere tenuto in considerazione dall’Assessore regionale ai Beni Culturali per la definizione dell’atto finale
Questa la sintesi condivisa al termine della conferenza stampa tenutasi ieri sera nella sala consiliare di Palazzo San Domenico che ha avuto l’obiettivo di esplicitare le posizioni dei gruppi, erano assenti ieri sera i capigruppo Vito D’Antona del SEL ( che ha fatto pervenire una nota al sindaco e contestualmente alla stampa) e Nino Cerruto di “Una Nuova Prospettiva” entrambi hanno votato contro la delibera e assente il capogruppo dell’MPA Iabichella, raccolte nell’atto deliberativo votato a maggioranza la sera prima. Presenti il Sindaco Antonello Buscema, il presidente del consiglio comunale, Carmelo Scarso, l’assessore all’Urbanistica, Giovanni Giurdanella e i capigruppo del PD Giancarlo Poidomani, del PDL Luigi Carpenzano, Paolo Nigro in rappresentanza del PID,Salvatore Cannata dei Popolari,Giovanni Migliore per Idea di Centro.
In sintesi il Presidente Scarso ha rivendicato la facoltà esclusiva del consiglio a decidere sulla programmazione urbanistica del territorio in una decisione che se anche votata a maggioranza è di tutto il consiglio. Ha criticato nel merito la decisione della Regione Siciliana che ha sbagliato i criteri di scelta perché non ha tenuto conto, nel suo documento votato all’Ars, delle realtà economiche e culturali del territorio. E sulla difesa del territorio si faranno le barricate perché questo piano proposto è solo un momento di partenza che si pone l’obiettivo di acclarare un documento che si muove nella direzione di tutelare i reali interessi della comunità. E’ la somma del fattore umano (leggasi ambiente e sua tutela) e di quello umano (esigenze legittime di sviluppo del territorio) questa proposta di piano secondo l’assessore all’Urbanistica Giovanni Giurdanella con proposte di grande aiuto per la sua configurazione finale e confida, ovviamente, che la Regione tenga conto di queste considerazioni; è evidente che ci si muoverà perché queste proposte vengano accolte. Di opposizione costruttiva ha parlato Luigi Carpenzano che rileva che fuori dal’ente non ci si è resi conto dei limiti imposti al territorio che risulterebbe fortemente penalizzato, secondo alcuna possibilità di sviluppo per le aziende agricole, e vincoli ricadono in quasi tutte le aree rurali e anche in zone B. Sulla difesa del territorio, rivela, sono cadute le appartenenze ed è il caso che la deputazione si faccia carico delle proposte avanzate dal consiglio.
Critica la posizione del capogruppo del Pd Giancarlo Poidomani che da atto del grande lavoro compiuto dalla commissione urbanistica, al suo presidente per l’impegno svolto, allargata ai capigruppo, nella sostanza è stata scavalcata e i commissari hanno svolto il lavoro che dovevano fare i dirigenti. Non si poteva lavorare su un documento presentato il 20 dicembre per cui ritiene che sono poi adottate serie osservazioni. Duro il giudizio sulla Regione Siciliana che ha adottato un piano non confacente alle esigenze del territorio. Per Paolo Nigro del PID è stato compiuto un atto di responsabilità nei confronti della Città e ciò corrisponde al ruolo e ai compiti del civico consesso che decide sulla programmazione del territorio. Un atto dovuto alla comunità al di là delle appartenenze. Adesso è il momento di monitorare l’iter dell’atto approvato dal consiglio nell’auspicio che venga accolto dalla Regione Siciliana.
Ci si è ripresi lo spazio di un serio confronto su un tema, secondo Salvatore Cannata dei Popolari, che vede un documento oggi utile per la città e che coniuga tutela e sviluppo del territorio. La soprintendenza dovrà necessariamente prendere atto di questa volontà del consiglio che è quella della Città. Per Giovanni Migliore l’emendamento Occhipinti votato a maggioranza dal consiglio non è altro che il completamento del lavoro fatto dalla commissione in quanto lo integra del cartaceo comprese quello delle cave prima inesistente. Quindi nei fatti non rileva discriminanti nel metodo di lavoro. Il Piano paesistico per Antonello Buscema è il frutto di una seria interlocuzione che l’amministrazione ha scelto. Il lavoro prodotto dal civico consesso è un lancio alla sfida all’Assessore regionale ai Beni Culturali in quanto affronta, in modo serio e reale, il merito della questione. (r.m.)
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