PIANO PAESAGGISTICO: GRUPPI TRASVERSALI IN… CAMMINO

 

La conferenza stampa tenutasi il 23 dicembre a commento della seduta del Consiglio Comunale, nella quale sono state approvate a maggioranza le osservazioni al Piano Paesaggistico, conferma, con la presenza dell’Amministrazione Comunale e dei rappresentanti dei gruppi consiliari che hanno approvato il provvedimento, la convinzione che in materia di scelte urbanistiche si sta costituendo un gruppo trasversale tra esponenti del MpA e del Centrodestra, con l’assenso del PD e la cancellazione di tante battaglie del Centrosinistra.

L’assenza da parte degli unici consiglieri di Centrosinistra che non hanno votato la deliberazione è stata dettata dalla precisa volontà di manifestare la propria contrarietà ad una iniziativa che avrebbe dovuto esaltare il risultato raggiunto, risultato non unanime che ha registrato viceversa il dissenso forte e netto degli esponenti di due gruppi politici, Sel e Np.

Né si può sottacere sul fatto che, dopo avere escluso dalla discussione il documento elaborato dalla Commissione Urbanistica e accantonato il lavoro fatto dall’Ufficio, è stato approvato l’emendamento redatto da un consigliere del MpA unitamente a tre consiglieri del Centrodestra, emendamento e cartografia elaborati fuori dalle sedi istituzionali.

Mentre il documento della Commissione, in modo equilibrato, poneva le basi per una seria discussione tesa a proporre una posizione condivisibile rivolta a rivendicare un Piano Paesaggistico che affermasse un equilibrio tra rispetto del territorio e sviluppo sostenibile, soprattutto in agricoltura, l’emendamento votato a maggioranza tende a limitare fortemente la tutela del paesaggio, privilegiando una linea di ulteriore edificazione nelle campagne modicane.

A dispetto delle posizioni espresse in conferenza stampa, tese a rassicurare sulla volontà di difendere il territorio, dai contenuti dell’emendamento approvato sembra invece emergere l’intenzione a potere consentire la facoltà di realizzare nelle zone agricole costruzioni non asservite alle attività agricole, rischiando in questo modo di estendere all’infinito l’edificazione nelle bellissime campagne di Modica.

Il continuo richiamo, contenuto nell’emendamento, a potere derogare in variante alle disposizioni regionali che prevedono in campagna solo costruzioni collegate all’agricoltura sembra inoltre contraddire quanto fatto dalla stessa Giunta Comunale che a luglio con una apposita deliberazione si attivò per frenare il fenomeno delle costruzioni in campagna non compatibili con il territorio.

In questo senso, al di là delle dichiarazioni, riteniamo che politicamente il 21 dicembre si sia fatto un passo indietro in materia di scelte urbanistiche e sentiamo il dovere, in rappresentanza di quanti hanno a cuore la tutela del territorio, di avvertire che è venuto il momento di un impegno straordinario per affermare una politica delle regole che passa dalla immediata discussione in Consiglio Comunale della variante al Piano regolatore Generale, annunciata dal Sindaco per ottobre scorso, dall’ampliamento della zona artigianale, da un razionale piano commerciale e da norme a salvaguardia del territorio. (r.m.)

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