“Non poteva non sapere i rischi che stava correndo”: imputazione coatta per la madre naturale di Vittorio Fortunato

Come madre di due figli e donna adulta non poteva non sapere i rischi ai quali avrebbe sottoposto il piccolo indipendentemente dal comportamento del padre naturale che decise di inscenare abbandono e ritrovamento del bambino.

E’ questa, in sostanza, la motivazione che ha portato il Giudice per le indagini preliminari presso il tribunale di Ragusa ad accogliere l’opposizione del tutore del piccolo Vittorio Fortunato alla richiesta di archiviazione della posizione della madre formulata dalla Procura. In sostanza, imputazione coatta per la madre naturale del bambino, il cui abbandono venne inscenato dal padre naturale, il commerciante di Ragusa.

Secondo il giudice, il fatto di aver  affidando il neonato al padre naturale ed ex compagno invece di chiamare i soccorsi denoterebbe già stata una prima negligenza, acuita dal fatto che come madre di due figli e donna adulta non poteva non sapere i rischi ai quali avrebbe sottoposto il piccolo indipendentemente dal comportamento del padre naturale che decise di inscenare abbandono e ritrovamento del bambino.

Il giudice ha sciolto ieri la riserva assunta il 30 giugno, data della celebrazione dell’udienza, notificando alle parti interessate il provvedimento. Il padre naturale del piccolo ha sempre dichiarato di non aver mai saputo che la ex compagna fosse incinta di suo figlio.

La madre naturale, d’altra parte, ha sempre detto di essersi fidata dell’ex compagno e di avergli chiesto di portarlo in ospedale.

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