È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
NAPOLITANO RINVIA ALLE CAMERE IL DDL LAVORO. UNA VITTORIA PER TUTTI I LAVORATORI
02 Apr 2010 20:45
Il rinvio alle Camere del Decreto 1167-B (“Collegato Lavoro”), da parte del Presidente della Repubblica costituisce una vittoria per tutti i lavoratori e per quelle Organizzazioni Sindacali, come la CGIL, che fin dall’inizio avevano avanzato pesanti perplessità sulla stessa costituzionalità di molte norme contenute nel decreto. Il decreto rinviato alle Camere prevedeva tra l’altro la devoluzione all’arbitrato delle controversie insorte in relazione ai contratti di lavoro certificati dalle apposite commissioni, ma anche una ridefinizione dei termini per l’impugnazione dei licenziamenti, dei contratti di collaborazione e dei contratti a termine. L’impianto del decreto rappresentava, quindi, il tentativo di smantellare l’impianto di garanzie per i lavoratori in particolare sottraendo, in una molteplicità di casi, la tutela dei diritti dei lavoratori alla giurisdizione ordinaria, nel cui ambito la specializzazione del giudice del lavoro era stata da sempre considerata un valore primario. Il rinvio al Parlamento va quindi salutato positivamente, in quanto il messaggio motivato inviato alle Camere può adesso restituire centralità alle leggi poste a tutela dei diritti dei lavoratori, diritti che sono garantiti dalla nostra Carta Costituzionale. Non può che suscitare sconcerto che, anche dopo il rinvio, il governo delle destre, con il ministro del lavoro, continui a difendere in nome della “modernità” una legge che riporta il diritto del lavoro ai tempi del pre-capitalismo, quando non esistevano diritti inderogabili dei lavoratori ma tutto era liberamente arbitrabile appunto secondo equità, vale a dire in termini di pura “benevolenza”. L’occasione è quindi propizia per un rinnovato impegno, politico e culturale, sulla necessaria revisione della legge e sulle vere emergenze del mondo del lavoro, ovvero la precarietà, gli ammortizzatori sociali e le misure a sostegno del reddito. Anche a livello locale, è necessario che tutte le istituzioni profondano un forte impegno in tale direzione, sia portando a compimento rapidamente la stabilizzazione dei VAT di cui si parla da tempo ma che al momento non è stata tradotta in alcun atto definitivo, sia assumendo, altrettanto rapidamente, gli impegni contenuti nella mozione, da me alcuni mesi fa proposta al Consiglio Comunale, tendente ad impegnare l’amministrazione comunale, con specifico riferimento al lavoro nero, a “sollecitare e quando possibile attuare direttamente controlli più stringenti sul rispetto delle norme di sicurezza e dei diritti contrattuali da parte delle imprese appaltatrici contraenti con l’amministrazione”, a “costituire, di raccordo con le OO.SS., un osservatorio cittadino sul lavoro nero, sugli infortuni del lavoro, sulle azioni di vigilanza e controllo”, e a “stampare e distribuire entro un mese dall’adozione della presente mozione, un depliant illustrativo, diretto alle cittadine e ai cittadini italiani, comunitari ed extracomunitari e reperibile in tutti gli esercizi pubblici della Città e negli uffici comunali, contenente, in sintesi, le garanzie contrattuali e legislative stabilite a tutela della salute e della sicurezza sul lavoro (compresi i limiti di orario quotidiano e settimanale), le sanzioni per la loro inosservanza e l’elenco degli enti e delle amministrazioni cui è possibile chiedere tutela”.
Avv. Pietro Gurrieri
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