Ma la scienza da sola non basta. Lo ha detto con chiarezza il prof. Vincenzo Russo, esperto di neuromarketing, che ha studiato come promuovere meglio questi prodotti. “Oggi il consumatore vuole sentirsi raccontare storie vere. Le parole chiave che attivano l’interesse sono legate alla naturalità, alla famiglia, al territorio. Ma serve saperle raccontare nel modo giusto, con competenza narrativa e conoscenza dei nuovi strumenti digitali”. E proprio sul comportamento dei consumatori si è concentrato Mario Scolari, che ha curato la ricerca di Teseo Marketing Research: “C’è un interesse crescente per i formaggi freschi e artigianali, un calo per quelli industriali. Il Ragusano DOP ha tre punti di forza: legame con il territorio, artigianalità della lavorazione e competenza dei produttori. Ma serve più comunicazione. Alcune immagini, come quelle delle forme di Ragusano che stagionano a cavallo delle travi, hanno colpito molto per la loro originalità e fascino”. Sulle criticità legate alle fasi di allevamento e soprattutto sulla riscoperta delle razze autoctone è intervenuto il ricercatore Rosario Petriglieri del Corfilac, che partendo da alcune criticità riscontrate ha offerto preziosi suggerimenti ai produttori. 
Un progetto, insomma, che ha unito competenze agricole, scientifiche, economiche e comunicative. Un approccio sistemico, in cui la biodiversità non è solo da tutelare, ma da rendere sostenibile anche dal punto di vista del mercato. A conclusione dell’appuntamento, che ha visto anche l’intervento del direttore sanitario presso Istituto zooprofilattico sperimentale della Sicilia, Santo Caracappa, del sindaco del Comune di Ragusa, Giuseppe Cassì, dell’assessore comunale allo Sviluppo Economico, Giorgio Massari, del direttore IPA Ragusa Servizio 13, Giorgio Carpenzano e di Giuseppe Licitra in rappresentanza dell’azienda capofila Mezzasalma, sono stati degustati i prodotti caseari realizzati con latte di Modicana e di Cinisara. Simbolicamente, al termine della giornata, sono stati consegnati ai produttori i packaging studiati per promuovere questi formaggi tradizionali, un gesto concreto, grazie ai risultati scientifici presentati, per invogliare ancor di più i produttori a camminare con gambe più forti. 

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