LEGGE DI STABILITA’

Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n.300  di ieri, 29 dicembre, la legge n.190 del 23 dicembre 2014,  meglio nota come “legge di stabilità 2015”, è diventata operativa. In essa è contenuta la nuova moratoria per mutui bancari e finanziamenti: si tratta della possibilità per le PMI e le famiglie di sospendere il pagamento della quota capitale della rata dei mutui e dei finanziamenti. I dettagli saranno definiti in un accordo tra Ministero dello Sviluppo Economico, Abi e associazioni delle imprese e dei consumatori, che si prevede sarà sottoscritto entro la fine del prossimo mese di marzo ed avrà valore fino al 2017. Nell’attesa è arrivata proprio in queste ore la notizia della proroga, proprio fino al 31 marzo 2015, del precedente accordo per il credito in scadenza domani 31 dicembre.

La novità importante – spiega il presidente di pmiRagusa Roberto Biscotto – è che questo accordo, che rappresenta uno dei tasselli della strategia per combattere il cosiddetto credit crunch, non è più una misura determinata ma, grazie all’inserimento nella legge di stabilità, diventa un qualcosa di più strutturato a beneficio delle piccole e micro aziende e delle famiglie con tutte le conseguenze positive che ne deriveranno”.

Dal 2009, anno in cui entrò in vigore la moratoria, gli interventi si sono rivelati particolarmente efficaci per contrastare le difficoltà finanziarie delle imprese. Secondo i dati nazionali forniti dall’Abi lo scorso 26 novembre, le diverse moratorie siglate in questi anni hanno consentito alle PMI di sospendere il pagamento di circa 420 mila finanziamenti a medio e lungo termine ottenendo così, in termini di quote capitale sospese, liquidità addizionale per 24 miliardi di euro.

Anche in Sicilia, ed in particolare in provincia di Ragusa – aggiunge il presidente Biscotto –  l’accordo per il credito ha avuto i suoi effetti positivi. Il fatto che questa agevolazione sia diventata parte integrante della legge di stabilità 2015 rappresenta senza dubbio un buon viatico per contrastare la crisi e vedere il futuro  in un ottica certamente più ottimistica. Mi preme infine ribadire la gratuità della moratoria. Pertanto auspichiamo, che al pari delle banche, le quali non richiedono commissioni, anche gli altri soggetti coinvolti nella filiera del credito (es. consorzi fidi) rilascino gratuitamente la conferma della garanzia evitando spiacevoli speculazioni a danno delle imprese”.

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