LA FORZA E LA QUALITÀ

Archiviata la sconfitta con il Colleferro, in casa Padua si volta pagina e si guarda avanti. Domenica i biancazzurri saranno di scena in Puglia in casa dello Svicat di Campi Salentina. E nella propria faretra avranno una freccia in più: l’ex Amatori Catania Andrea Ferrara.

 

Archiviata la sconfitta di domenica scorsa con il forte Colleferro, in casa Padua si è tornati a lavorare in vista della difficile trasferta di Campi Salentina dove il XV di Alessandro Dipasquale se la vedrà con quella Svicat già incontrata la scorsa stagione nella finale play off e con la quale ha perso in entrambe le occasioni anche se, con un arbitro in posizione migliore e un guardalinee con la vista più acuta, il match di andata lo avrebbero vinto gli iblei. Ma questa è ormai acqua passata.

Domenica prossima le due squadre saranno chiamate a far dimenticare le sconfitte della prima giornata. Per l’ampiezza del risultato (24-5) e per come la sconfitta è arrivata, sono soprattutto i  salentini a dimostrare che il passo falso di Roma non è stato altro che un incidente di percorso.

Ne è convinto il capitano evergreen, Paolo D’Oria: «Per molti di noi era la prima partita in serie B e c’era molta attesa, emozione. Io resto positivo per la prossima con il Ragusa. Si sono visti molti margini di miglioramento, tecniche da noi fatte molto superficialmente l’anno scorso e quindi abbiamo avuto un po’ di difficoltà. L’organizzazione, ad esempio, in alcune fasi di gioco non ha funzionato, ma non era facile come prima partita organizzarsi prepararsi subito al meglio. Da migliorare anche la mentalità, ma sentivamo molta pressione».

Più tranquilla, invece, l’aria che si respira a Ragusa. Coach Dipasquale: «Voglio pubblicamente fare i miei complimenti a tutti i ragazzi, non mi aspettavo di perdere “così bene”. Mi brucia solo il fatto che, pur avendo giocato una buona partita, non siamo riusciti a conquistare il punto di bonus difensivo. Sono anche convinto che, se avessimo commesso meno falli, avremmo potuto vincere. Ma a rugby non si gioca da soli, e noi di fronte avevamo un’ottima squadra».

Il futuro, comunque, appare roseo ad entrambe le squadre.

Coach Giacomo Fedrigo: «A Roma abbiamo sbagliato l’approccio alla partita però non mi sento di dare una colpa ai miei ragazzi; spero solo che capiscano subito che le loro caratteristiche sono da serie B. Appena capiranno a che ritmo devono giocare si prenderanno delle soddisfazioni notevoli. Mi fa stare tranquillo il fatto che domenica individualmente la squadra è stata pari al CUS ed è sicuramente superiore alle altre squadre».

Di pasquale: «I ragazzi sono coscienti della loro forza e delle loro qualità. Se dovessi sintetizzare il nostro stato d’animo con uno slogan direi “yes, we can”, ce la possiamo fare. Dobbiamo solo crederci».

E da martedì i giocatori del Padua hanno un altro motivo per crederci, motivo che si chiama Andrea Ferrara. L’ex giocatore dell’Amatori Catania ha infatti scelto di vestire la maglia biancazzurra della squadra iblea, facendo felici sia l’allenatore ragusano che tutto l’ambiente rugbystico cittadino.

«Ringrazio la dirigenza per il regalo che mi ha fatto. Andrea è un giocatore che ha esperienza da vendere e ottime capacità fisiche e tecniche. Personalmente non lo conoscevo, ma in questi giorni l’ho visto in allenamento e mi è sembrato un ragazzo umile che è venuto a Ragusa per dare una mano, per mettersi al servizio della squadra, e non per fare la primadonna. Non vedo l’ora di vederlo in azione».

 

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