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La discussa estate modicana di Abbate e la vipera convertita!!
25 Ago 2019 12:35
In questi giorni domina sul web una vicenda che riguarda un comunicato stampa inviato da un consigliere comunale agli organi di informazione locali e che non ha avuto quella diffusone sperata dall’estensore.
A farsi carico di questo “ingiusto trattamento” che è stato fatto passare come disinformazione bella e buona animata da “logiche clientelari” sono stati gli autori di una anonima pagina Facebook di satira e denuncia politica “Ignazio indica cose” che ha, a nostro giudizio, il demerito di trincerarsi dietro l’anonimato che li rende leoni da tastiera dinnanzi ogni argomento, ma che anche ha il grande merito di rappresentare l’unica vera opposizione politica in città ad una amministrazione che da sempre ha fatto il bello e cattivo tempo incurante sia dei consiglieri di maggioranza piegati al volere e ai disegni dell’indiscutibile Sindaco ma anche dei consiglieri di minoranza, figuri che neanche ci provano a svolgerlo il loro ruolo almeno per rispetto dei loro elettori. Incredibile ma vero.
Innanzitutto precisiamo che in merito all’intera vicenda che vede coinvolte figure chiave del Comune di Modica, noi pensiamo che debba essere eventualmente, se ci sono le condizioni, la magistratura ad occuparsene. Nè noi giornalisti nè tanto meno consiglieri consunti.
Durante la sua esperienza amministrativa a Palazzo San Domenico, il sottoscritto è stato convocato più volte dai magistrati per fare luce sulle decine di denunce anonime, e non solo, che giungevano sul loro tavolo in merito al mio operato di amministratore pubblico. Ho sempre avuto la possibilità di spiegare ogni dettaglio e fare piena luce, uscendone sempre a testa alta. Sono certo potranno farlo anche tutti i soggetti coinvolti.
Sentiamo adesso il dovere di spiegare le ragioni della nostra scelta che ci ha portati a non pubblicare il comunicato stampa “incriminato”.
Lo facciamo non perché siamo tenuti a farlo, ma solo per rispetto dei nostri lettori che sono tanti e tutti dotati, per nostra fortuna, di grande spirito critico e di valutazione.
Premettiamo che nessuna redazione al mondo è obbligata a pubblicare tutti i comunicati che quotidianamente riceve.
Nemmeno un argomento di primissima e vitale importanza lo rende obbligatorio. Figuriamoci una critica politica di parte per quanto pertinente essa sia.
Noi i comunicati del consigliere in questione non li pubblichiamo in quanto non ne riconosciamo la sua autorevolezza politica.
Globe-trotter per definizione, avendo cambiato almeno una ventina di partiti durante la sua impalpabile esperienza politica, non si è mai caratterizzato per nessuna scelta amministrativa rilevante. Ha solo coltivato sempre ed esclusivamente i suoi interessi politici tesi alla sua rielezione. E non sarà di certo una nota, nella quale critica aspramente le scelte dell’amministrazione, a ricostruire ai nostri occhi il suo “imene politico”. Inoltre riteniamo che, nello specifico, non abbia alcun titolo per parlare di “conflitti di interesse” alcuno essendo lui per primo il massimo esperto di tali conflitti. Per chi non lo sapesse ricordiamo infatti che da decenni egli è il referente unico e padre padrone, ( così recitava una missiva anonima invita tempo addietro da qualche falco a palazzo di Città), di una cooperativa che gestisce uno dei templi sacri della cultura modicana di proprietà del Comune di Modica. In quella cooperativa sono stati assunti la cognata del consigliere e anche altre amiche oltre a persone segnalate da personaggi politici di spicco in città.
Come può essere titolato a parlare quindi di conflitti di interessi proprio colui che nel conflitto, anche in qualità di assessore comunale, ci ha sempre vissuto? Lo sanno anche i muri.
Che abbia avuto una crisi di coscienza pentendosi di quanto fatto fino adesso e denunciando tutte le possibili malefatte in citta? Ci viene allora in mente a questo proposito una bellissima poesia di Trilussa, La vipera Convertita.
“Appena che la Vipera s’ accorse
d’ esse vecchia e sdentata, cambiò vita.
S’era pentita? Forse.
Lo disse ar Pipistrello : — Me ritiro
in un orto de monache qui intorno,
e farò penitenza fino ar giorno
che m’esce fòri l’ultimo sospiro.
Così riparerò, con un bell’atto,
a tanto male inutile ch’ho fatto…
— Capisco : — je rispose er Pipistrello —
la crisi de coscienza è sufficente
per aggiustà li sbaji der cervello:
ma er veleno ch’hai sparso fra la gente,crisi o nun crisi, resta sempre quello.”
Con questa riflessione ci congediamo da voi lettori, firmandolo l’articolo che avete appena letto perché il paradosso di tutta questa vicenda è che non c’è alcun nome e cognome dietro articoli e commenti sarcastici vari, solo quello della vipera convertita!!
E questo non va bene!
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