INCROCIANO LE BRACCIA PER IL PREZZO DEL LATTE

Davanti ai cancelli dei grossi stabilimenti della zona indsustriale di Ragusa i produttori di latte degli altipiani del capoluogo e di Modica. Chiedono un prezzo remunerativo del loro prodotto, un prezzo che almeno sia pari alle spese, al costo del latte che poi- dicono- dopo essere stato lavorato si vende ai consumatori, nei supermercato a suon di euro laddove solo ai produttori non viene dato quanto loro spetterebbe almeno per recuperare le spese. Qualche cenno di nervosismo davanti ai cancelli specie quando i manifestanti si accorgevano che qualcuno voleva fare il furbo aggirando l’ostacolo. Per il resto nessuna turbativa all’ordine pubblico ma la situazione resta molto ma molto grave perchè questa crisi è figlia di quella generale, globale come la chiamano gli esperti. Il problema del prezzo del latte non è che una maglia di una catena, maglia che però butta le famiglie dei produttori nello sconforto generale e nella paura di una situazione di non ritorno di normalità di prezzi remunerativi, di serenità a produrre contando in un rientro quanto meno giusto ed umano delle somme spese. (m.d.)

 

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