IL XIV VIDEOLAB FILM FESTIVAL

20 Giu 2012 11:03

Inizia, a grande richiesta, l’edizione numero 14 del VideoLab film Festival, orgogliosa vetrina della sicilianità e grande veicolo di cultura. È una grandiosa opportunità che permette, già dal 1999, un diretto confronto, dialogo, tra i filmakers mediterranei. Si tratta di un polo di attrazione per i giovani e non solo: è motivo di crescita culturale ed economica per il territorio del Sud Est siciliano. Il VideoLab, dal 2011, fa parte del Coordinamento dei Festival del Cinema in Sicilia.

L’edizione del VideoLab Film Festival parte, ufficialmente, con la pubblicazione del bando di selezione 2012. La data di scadenza per la partecipazione è fissata per mercoledì 25 luglio 2012. La Giuria (formata da cineasti, critici, docenti), a suo insindacabile giudizio, sceglie il Miglior Corto, cui conferisce il premio di 1.500 euro.

Il VideoLab si trasforma in Concorso Internazionale dei Corti del Cinema d’Arte Mediterraneo di Kamarina. Il tutto, infatti, si svolgerà presso il Museo archeologico regionale venerdì 24, sabato 25, domenica 26 agosto 2012, con ingresso gratuito, grazie al sostegno dell’Assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana con i fondi APQ Sensi Contemporanei; con l’intervento della Provincia Regionale di Ragusa e della Città di Vittoria.

La selezione 2012 del VideoLab Film Festival è aperta a tutti gli autori del cinema breve dell’area mediterranea che si occupano di finzione e di documentazione, in riferimento ai cortometraggi di forte impatto narrativo. La riflessione sulla scrittura, come tradizione, è uno degli aspetti decisivi su cui punta il festival. I cortometraggi devono essere sottotitolati in italiano e in inglese.

Il festival, rodato negli anni, con inizio proprio nell’agosto 1999, assicura un’affluenza di pubblico e un favore sorprendente.

Andrea Di Falco, fondatore e direttore della kermesse ha dichiarato:«il VideoLab registra, anno dopo anno, un successo sempre crescente di critica e di pubblico. Il dato, oggettivo, è il risultato di un impegno che, negli anni, vede la Filmoteca Laboratorio 451, che organizza il festival, in prima linea sul fronte della ricerca del cinema breve d’autore italiano e internazionale».

«Il festival, grazie al Museo archeologico di Kamarina»- continua Di Falco-«conferma il suo definitivo approdo. Perché Kamarina è una vocazione, un luogo magico, un’idea».

Giovanni Di Stefano, direttore del museo è «onorato che una manifestazione di così alto valore culturale scelga Kamarina» e sottolinea le «affinità elettive» tra il VideoLab e Kamarina.

Il direttore del museo è della convinzione «che il festival abbia trovato casa dopo una lunga peregrinazione. Il festival valorizza Kamarina. Ma anche Kamarina valorizza il festival».

L’apertura della scorsa edizione è dedicata a Lucia Sardo, che si racconta attraverso Il mestiere dell’attrice, tra cinema e teatro, una sezione che la vede come protagonista e che è composta da una serie di frammenti di lunghi, di corti e di spettacoli.

Per Di Falco «la Sardo è una straordinaria interprete e un’ottima regista. E’ un’attivista in prima linea contro la mafia. Può essere classica, ma anche mitica, ironicamente bionda». Lucia Sardo rimane nel cuore per l’interpretazione di Felicia Impastato ne I cento passi di Marco Tullio Giordana. «Ha conferito a quel personaggio» – continua Di Falco –« l’umana realtà di una mater dolorosa. La sua è una presenza scenica che incanta».Il festival, così, vuole omaggiare l’attrice, conferendole il premio alla carriera.

Manuel Giliberti, regista e scenografo, presidente onorario del VideoLab Film Festival afferma con enfasi che:«il concorso dei corti del cinema d’arte è ormai un appuntamento irrinunciabile per l’intera isola. Ma non solo. Cinefili da ogni parte d’Italia giungono nel Sud Est siciliano per assistere ad uno spettacolo d’autore che riporta un enorme seguito di spettatori. L’edizione 2012 si presenta come l’edizione della svolta: da concorso nazionale a competizione internazionale per l’area mediterranea. È l’anno della definitiva consacrazione. Un salto di qualità lungamente auspicato».