IL PADUA SCONFITTO MA CHE GRINTA!

Ragusa – Ancora una sconfitta per il Padua. L’Amatori Messina passa con merito a Ragusa, dimostrandosi squadra di categoria superiore, con gli iblei che però dominano per più di un quarto di partita, restando in gara fino alla fine. Nel derby siciliano di serie B i favoriti d’obbligo erano senza ombra di dubbio i peloritani anche perché la classifica prima del match parlava chiaro: Amatori Messina 28 punti, Padua Rugby Ragusa 10.

Alla fine degli ottanta minuti di gioco il pronostico è stato rispettato, 5-22 il risultato finale, con i biancorossi ospiti che hanno vinto così come ci si poteva aspettare alla vigilia, mentre i padroni di casa sono usciti dal campo di via della Costituzione tra gli applausi dei duecento spettatori presenti e i complimenti dei messinesi. Il Padua, pur sconfitto, ha giocato una buona partita, riuscendo addirittura a chiudere l’Amatori nei propri 22 per quasi mezz’ora, senza però arrivare a convertire tale superiorità in punti. La vittoria consente all’Amatori di restare agganciata al gruppo di testa mentre in casa Padua, la sconfitta è stata quasi indolore perché le concomitanti sconfitte di Avezzano e Rieti. non hanno compromesso il cammino verso salvezza. Ma veniamo alla cronaca dell’incontro: I primi venticinque minuti trascorrono senza nulla da segnalare, se non una netta supremazia nel gioco e nella conquista del territorio della squadra di casa. I ragusani s’insediano stabilmente nei 22 messinesi e solo banali errori nel gioco alla mano dei biancazzurri o placcaggi eseguiti “a regola d’arte” dagli ospiti, impediscono alla squadra del duo Ferrara/Iacono di marcare punti. Tutto questo nonostante, o grazie al fatto che, i due coach paduini abbiano schierato Peppe Modica, normalmente mediano di mischia, ad estremo. Paolo Iacono, che abitualmente fa l’estremo, ad ala e il non ancora maggiorenne Albert Digrandi a numero otto.

In questi primi minuti il pacchetto di mischia biancorosso è nettamente superiore a quello biancazzurro, ma ciò nonostante i ragusani riescono sempre a vincere le proprie introduzioni e a rendersi pericolosi con la cavalleria leggera. Quando i paduini rallentano un po’, viene fuori la squadra dello stretto, che finalmente attraversa la linea di centrocampo. E alla prima occasione castiga i ragusani.

Mischia a cinque metri, Amatori che avanza, Padua che, arretrando, commette fallo. Per il signor Marcello Marchese, della sezione di Catania, ci sono gli estremi per assegnare una meta tecnica ai messinesi. La meta e la conseguente trasformazione calciata da Ashley Smith portano gli ospiti sullo 0 a 7.

Il Padua non si scompone e riprende a giocare così come ha fatto nei primi minuti della gara, anche se con meno veemenza.

Al 35° Andrea Ferrara si fa male a una caviglia e viene curato a bordo campo dei fisioterapisti iblei. Nel frattempo il gioco prosegue e sugli sviluppi dell’azione Alessio Barone segna la seconda meta per la propria squadra. Smith questa volta non centra i pali. 0 a 12. Prima di riprendere il gioco, Cristian Iacono subentra a Ferrara che proprio non ce la fa. Al rientro in campo dall’intervallo, non c’è più neanche Michele Campanella, che durante la settimana ha avuto problemi a un ginocchio, e al suo posto troviamo Giovanni Tumino, che oggi festeggiava i suoi trent’anni. Questo cambio, con il passaggio in prima linea di Mario Bella, e la contemporanea sostituzione dei due piloni messinesi, riequilibra un po’ le forze in mischia e rende più piacevole l’incontro (almeno per i ragusani). Al 53° c’è una bellissima azione personale di capitan Iacono che, partendo dalla propria metà campo, si beve l’intera difesa ospite per andare poi a schiacciare in meta, illudendo così i padroni di casa che la partita si potesse riaprire. Il 5 a 12 era invece solo il canto del cigno perché da quel momento in poi l’Amatori sale in cattedra e il Padua non riesce più a rispondere per le rime agli attacchi avversari.

Da segnalare, da adesso e fino alla fine, la grande prova del centro inglese Smith, un folletto imprendibile e dotato di un calcio potente e preciso, che ha messo costantemente in difficoltà la difesa iblea.

La superiorità messinese si concretizza, oltre che nel gioco, anche nelle due mete segnate negli ultimi 15 minuti. La prima, al 65°, ad opera del neoentrato Edgar Muyodi che, al termine di una bella azione peloritana, si è ritrovato tra le mani un pallone che doveva solo essere poggiato in area di meta, mentre la seconda, al 72°, è stata segnata dal flanker Alessandro Miduri al termine di una serie di pick and go nei 5 metri iblei. In entrambi i casi Smith ha mancato i pali.

Domenica prossima, il Padua sarà di scena a Rieti, per un’altra partita che ha il sapore della finale.

D.O.

 

 

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