Il deputato Orazio Ragusa protesta ai cancelli Asp: “Via Aricò”

*L’on. Orazio Ragusa ha protestato questa mattina dinanzi all’ospedale Civile di Ragusa: “Basta con Aricò, deve andare via subito. La collettività iblea ha perso ogni fiducia nei suoi confronti. Prima che lo sfascio della Sanità locale produca danni irrimediabili, va rimosso immediatamente”*

“Sono qui stamattina per prendere una posizione chiara. Dico no ed esprimo la mia contrarietà a questo modo di gestire la Sanità iblea e, in particolare, l’Azienda sanitaria provinciale. Prima che lo sfascio che è sotto gli occhi di tutti produca danni irrimediabili, il manager Maurizio Aricò vada via, tolga il disturbo, perché ha ormai perso ogni tipo di fiducia da parte della collettività iblea”.
Lo ha detto l’on. Orazio Ragusa in occasione del sit-in di protesta che ha tenuto oggi dinanzi all’ospedale Civile di Ragusa. Assieme a lui anche alcuni militanti dei Centristi per la Sicilia, a cominciare dal coordinatore provinciale, Pinuccio Lavima. “Quanto sta facendo il manager Aricò – ha spiegato l’on. Ragusa – non rientra in quelli che sono i canoni della cultura della nostra popolazione. Siamo un popolo laborioso, che sa organizzare e razionalizzare. Qui, invece, non c’è più organizzazione e neppure razionalizzazione. La Sanità iblea si trova a cavallo tra due mondi. Non c’è ancora l’ospedale che doveva aprire mentre in quelli “vecchi” la smobilitazione era già stata avviata e, adesso, non si capisce più niente. Chi va a ricoverarsi al Civile di Ragusa è trasferito a Vittoria, chi si ricovera al Paternò Arezzo di Ragusa è portato a Modica. Non è giusto, poi, che le nostre mamme siano costrette a partorire a Catania. Nei Pronto soccorso, altresì, c’è una fila enorme oltre che una disorganizzazione totale. C’è carenza di ogni genere sul piano organizzativo per non parlare del dissenso ormai diffuso, nei confronti del direttore generale, tra gli addetti ai lavori e tra i pazienti. Ecco perché ritengo che l’attuale manager debba prendere atto di tutto ciò e andarsene via subito dalla nostra provincia. Faccio, altresì, un appello al presidente della Regione e all’assessore Baldo Gucciardi affinché prendano posizione nelle prossime ore. Non possiamo attendere sino a metà agosto, quando Aricò è previsto sia trasferito, per così dire, d’ufficio. C’è bisogno che questa situazione si risolva subito. Adesso”.

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