I CARABINIERI ACCIUFFANO UN PREGIUDICATO IRREPERIBILE

Nella giornata di ieri, a seguito di articolate attività di indagine, i Carabinieri della Compagnia di Vittoria, hanno fermato un pregiudicato vittoriese gravemente indiziato di essere l’autore del ferimento di un pescatore avvenuto a seguito di una lite scaturita tra i due qualche giorno fa. In particolare nella tarda serata di ieri i Carabinieri della Stazione di Scoglitti dopo una prolungata attività di indagine rintracciavano in quel centro abitato e sottoponevano a fermo Cascino Carmelo, 48enne, commerciante vittoriese pregiudicato, dopo che lo stesso si era reso irreperibile dal 17 u.s., giorno in cui aveva avuto una lite nel centro abitato di Scoglitti con N.G., pescatore, a seguito della quale lo stesso riportava una profonda ferita da arma da taglio alla regione mammaria sinistra e per la quale veniva sottoposto ad intervento chirurgico e quindi ricoverato in prognosi riservata all’ospedale civile di Vittoria. Nonostante all’atto del ricovero il pescatore avesse dichiarato di essersi ferito scendendo dalla sua imbarcazione una volta giunto in porto, da subito la versione dei fatti non aveva convinto i militari. Immediatamente, nella serata stessa della giornata in cui erano accaduti i fatti, i Carabinieri di Scoglitti avevano effettuato alcuni accertamenti, tra cui la perquisizione a casa del figlio del Cascino a seguito della quale lo stesso veniva tratto in arresto unitamente alla madre poiché trovati in possesso di una pistola illegittimamente detenuta e di una pistola da pesca, entrambe cariche e pronte all’uso. I militari infatti stanno valutando se quelle armi lì rinvenute, potessero essere a disposizione del Cascino Carmelo che poteva temere una ritorsione nei suoi confronti da parte del ferito. Nell’ambito della stessa indagine i militari operanti deferivano in stato di libertà C.B., 56enne siracusano, per favoreggiamento personale, poiché veniva accertato che lo stesso, nonostante fosse stato testimone diretto della lite, sentito dai Carabinieri aveva omesso particolari essenziali sull’accadimento dei fatti di cui era sicuramente a conoscenza, così intralciando l’attività di indagine e rendendo ancora più difficoltosa l’individuazione dell’autore del ferimento. Al termine delle formalità di rito il Cascino veniva tradotto presso il carcere di Ragusa e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di fronte alla quale dovrà rispondere del reato di tentato omicidio. Ancora al vaglio dei militari le motivazioni per le quali sarebbe scaturita la lite sfociata nel grave ferimento anche se sembra che tra i due non corresse buon sangue ormai da tempo a causa di rancori esistenti tra i membri delle due famiglie.

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