GIACCHI E CIRNIGLIARO RIPRENDONO LO SCIOPERO DELLA FAME PER LO SCALO COMISANO

Apprendiamo con amarezza il “gioco” romano contro la Sicilia e soprattutto contro i cittadini della provincia di Ragusa costretti dalla marginalità territoriale e boicottati dall’indifferenza e condannati alla mortificazione.

Sua Eccellenza il Prefetto, UNICA Istituzione che veramente ha fatto il possibile per accelerare i tempi improduttivi della stucchevole e ipocrita burocrazia, ci ha con sentita preoccupazione comunicato che seppure l’Ufficio Legale dell’ENAV ha espresso parere positivo ha deciso di trasferire l’atto non alla FIRMA, come tutti ci attendevamo, ma alla Magistratura dello Stato. Questo pregiudica e mette in serio pericolo anche la prossima stagione, poiché questo fa perdere contezza dei tempi della definitiva conclusione della pietosa vicenda.

Se c’èra da portare i Missili a Comiso ci sarebbe voluto qualche secondo a firmare e a trasferire le somme necessarie, se c’èra da portare i Profughi in un paio di giorni si sarebbero trasferiti migliaia di persone e si sarebbe sorvolato su tutto, se c’èra da fare l’ennesima inaugurazione ci sarebbe voluto solo qualche ora per fare il pieno ad un Aereo di Stato per venire a prendere in giro i Ragusa, se c’è invece da rendere produttiva una Infrastruttura realizzata e pronta, considerata dall’universo mondo produttivo un importante e fondamentale volano di sviluppo: tutto si ferma, si perde tempo, si gioca con il “pane” della gente!!! 

Nonostante, le urla degli imprenditori amplificate dalla CCIAA e del Sindacato degli imprenditori Turistici, oltre alla disperata condizione economica del territorio, lo Stato fa  spallucce e sceglie la via delle FERIE a quella dei diritti dei cittadini della Nostra Provincia.

Riteniamo non sopportabile questo ulteriore grave affronto, così Vi comunichiamo che a partire da domani mattina dalle 10,30 circa Cirnigliaro riprende ad oltranza lo SCIOPERO DELLA FAME eseguendolo nello stesso modo in cui ha condotto i primi lunghi 8 giorni, ovvero acqua, caffè amaro e sigarette. 

 

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