Un nuovo esame del sangue che rileva istantaneamente tre tipi di cancro con l’aiuto dell’intelligenza artificiale suscita speranze. Gli scienziati cinesi hanno testato il test su persone sane e pazienti con diagnosi di cancro al pancreas, allo stomaco o al colon. Il test è stato in grado di identificare i pazienti in pochi minuti con […]
DUE GIOVANI ATLETI PREMIATI DAL SINDACO DIPASQUALE
16 Set 2011 14:00
Stamane uno dei due atleti Daniel Rabezak, accompagnato dal presidente dell’AIAD di Ragusa Gianna Miceli è stato premiato presso la Sala Giunta del Comune di Ragusa dal primo cittadino Nello Dipasquale per gli ottimi risultati sportivi. Il giovane atleta socio dell’Associazione Italiana per l’Assistenza ai Diabetici Onlus, ha partecipato a Ginevra alla fase europea del Torneo Junior Cup 2011 svoltasi il 27 e 28 agosto scorso. Assente l’altro atleta Matteo Inì per motivi di studio. “Sono orgoglioso e contento – ha dichiarato il primo cittadino nel corso dell’incontro, del fatto che all’interno delle associazioni di volontariato ci sono dei giovani soci che riescono a raggiungere dei traguardi brillanti nel settore dello sport. L’ azione di volontariato portata avanti dall’AIAD nella nostra città è da premiare per l’importanza del ruolo sociale svolto”.
Il presidente dell’AIAD Gianna Miceli a questo proposito ha sostenuto che le associazioni di volontariato che operano a Ragusa molto spesso sopperiscono ai vuoti che non possono essere colmati dalle istituzioni. “La partecipazione dei giovani alle attività della associazioni di volontariato come quella dell’AIAD di Ragusa – ha aggiunto – è un modo per conoscersi, confrontarsi, misurare le proprie capacità anche nel settore dello sport con soggetti che presentano particolari patologie, come il diabete, che sono seguiti e monitorati costantemente da chi lavora con noi”.
Daniel Rabezak che ha ricevuto in dono dal sindaco Dipasquale un bassorilievo in pietra che riproduce il portale di San Giorgio. “Il diabete – ha detto – non deve essere considerata una patologia che impedisce di condurre una vita normale; a dimostrarlo sono i risultati raggiunti nello sport del calcio con un secondo posto alla fase europea di Ginevra.
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