Donnafugata Film Festival: tra marionette, cinema e doppiaggi d’autore, la Sicilia racconta l’anima del doppio

La magia è iniziata. Con l’incanto dell’Opera dei Pupi e le prime proiezioni sotto le stelle, ha preso ufficialmente il via la 17ª edizione del Donnafugata Film Festival, che quest’anno si muove all’insegna dei Gemelli: simbolo di doppio, riflesso, metamorfosi e creatività condivisa.

Ad aprire la rassegna, uno spettacolo che ha conquistato grandi e piccini: “Pinocchio all’Opera dei Pupi” dei Fratelli Napoli, maestri burattinai da cinque generazioni, ha trasformato la facciata del castello in un palcoscenico incantato, coinvolgendo il pubblico in una narrazione partecipata. I bambini, invitati a interagire con le marionette, hanno abbattuto la “quarta parete”, diventando parte attiva di uno spettacolo che fonde tradizione e innovazione, perfetta metafora del festival stesso.

Voci che raccontano l’anima del cinema

L’inaugurazione è proseguita con un momento di straordinaria intensità: Mario Cordova, tra i più grandi doppiatori italiani, ha incantato il pubblico raccontando la sua arte – quella di “abitare” le voci di Richard Gere, Bruce Willis, Willem Dafoe e molti altri. Un mestiere, ha spiegato, che è “viaggio emotivo, corpo a corpo invisibile con l’attore”. Cordova ha anche presentato il suo libro “Gli uccelli non hanno vertigini”, accompagnato dall’arpa celtica di Lucia Basile e dalla giovanissima doppiatrice Luna Massari, 11 anni, autentica rivelazione.

A suggellare questo focus sul doppiaggio, il festival ha celebrato uno dei suoi ruoli iconici con la proiezione de “Il mistero Von Bülow”, l’Oscar a Jeremy Irons doppiato in italiano proprio da Cordova, in una performance vocale memorabile.

Il guest director Bruno Roberti, critico e docente, ha presentato il concept del “doppio gioco dell’immaginario”, guida tematica dell’intero programma. “Questa edizione – ha detto – è un labirinto di echi, specchi, rimandi tra opere, generi e autori. Un mosaico che invita a perdersi per ritrovarsi”.

E così sarà: dai fratelli Taviani di Kaos (di cui sarà proiettato L’altro figlio) a Ostia di Sergio Citti, scritto con Pasolini e proposto nel cinquantenario della sua scomparsa, fino al doppio Clint Eastwood (regista e attore) con Brivido nella notte, il programma si fa dialogo tra voci e visioni.

Doppiaggi, illusioni e cinema che educa

Il 5 agosto, il festival continuerà ad approfondire l’arte del doppiaggio con Luca Biagini, voce di John Malkovich e Michael Keaton, protagonista di un workshop già sold-out.

Nella stessa giornata, spazio al documentario “Vanni il siciliano”, alla comicità surreale di Francesco Scimemi con Magicomio e ai progetti scolastici curati da Martina Giannone e Andrea Traina, con l’obiettivo di educare i giovani al linguaggio del cinema.

Uno spazio in cui il cinema è vita

Il Donnafugata Film Festival, diretto da Andrea Traina con Roberti, si conferma un’esperienza immersiva e multidisciplinare, dove ogni scelta – dal film alla location, dalla musica ai laboratori – partecipa alla costruzione di un racconto più grande: quello di un cinema vivo, pensante, inclusivo, capace di emozionare, educare e trasformare.

In attesa degli eventi clou – come lo spettacolo teatrale di Corrado Tedeschi il 6 agosto e il concerto di Olivia Sellerio l’8 – il pubblico può già vivere un festival che è anche festa, riflessione, tradizione che si rinnova. Info, programma e aggiornamenti: www.donnafugatafilmfestival.com

Foto: Marcello Bocchieri

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