Da Live della D’Urso notizia shock: Patrizia De Blanck nipote di Mussolini

La contessa Patrizia De Blanck attualmente concorrente del Grande Fratello Vip in onda su Canale 5, non è in effetti nata dal conte De Blanck ma è stata adottata e che invece sarebbe nipote di Benito Mussolini.

Lo racconta a Live di Barbara D’Urso in diretta, un giornalista del settimanale Oggi che ha spiegato che questa notizia è stata confermata dalla stessa Patrizia De Blanck in una registrazione audio che risale al 2005. Spiazzati un po’ tutti gli ospiti in studio e la stessa conduttrice D’Urso e a confermare la notizia in diretta è stato anche l’ex compagno che era collegato da casa.

E anche dalla rete arrivano le conferme in queste dichiarazioni proprio del 2005 rilanciate dall’Ansa. “Non posso piu’ tacere, il Duce era mio nonno”: e’ questo il titolo con cui il settimanale ‘Oggi’, in edicola appunto nel 2005 ha presentato la prima puntata di una lunga intervista-confessione a Patrizia De Blanck e a suo fratello Dario. Intervista in cui la contessa svela per la prima volta un segreto di famiglia, ovvero di essere la nipote di Mussolini. “E’ vero, la mia famiglia nasconde un segreto che riguarda la nascita mia e di mio fratello Dario. Il nostro vero padre fu il gerarca fascista Asvero Gravelli, ma noi siamo stati allevati dal conte Guillermo de Blanck y Menocal, il quale sposando mia madre Lloyd, ci riconobbe come i suoi figli legittimi. Dario e io ci sentiamo tali e siamo orgogliosi del blasone che ci spetta di diritto. Comunque, non dobbiamo certo vergognarci del nostro vero padre, un uomo onesto, coltissimo, che tutti indicavano come il figlio segreto di Mussolini”.

Dario De Blanck conserva del padre segreto fotografie, lettere, poesie e molti ritagli di giornale. E racconta a ‘Oggi’: “Nella Roma-bene il fatto che Mussolini fosse il padre di Gravelli era dato per scontato. Me ne parlarono senza riserve, tanto per fare qualche nome, il poeta Alfonso Gatto e la gallerista Derna Querell. I Gravelli a Predappio possedevano una tipografia frequentata dal Duce che rimase colpito dalla bellezza della moglie del proprietario. La conquisto’ e dal loro breve incontro nacque Asvero”.

“Era un segreto di famiglia destinato rimanere tale e ne parliamo oggi soltanto per tratteggiare meglio la figura di Asvero Gravelli – sostengono Patrizia De Blanck e il fratello – senza aver mai pensato di trarre vantaggio da questa parentela. E’ certo che nostro padre fu quasi un angelo custode per Mussolini, godendo della sua incondizionata fiducia. Basti pensare che abitava in Via Cornelio Celso, a pochi metri da Villa Torlonia, la residenza ufficiale del Duce, in modo da poterlo raggiungere in qualsiasi ora del giorno e della notte”. Di suo padre, la contessa de Blanck ha un ricordo struggente: “Da bambina ricordo un signore dolce e sorridente che veniva a farci visita. Mi prendeva in braccio, mi coccolava e quando mi lasciava aveva lo sguardo malinconico. Se chiedevo alla mamma chi fosse, lei rispondeva che era un amico simpatico e niente di piu'”.

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