Cantieri a velocità variabile, ma il raddoppio della Ragusa-Catania va avanti

A poco più di due anni dalla consegna ufficiale delle aree alle imprese aggiudicatarie, il Comitato per la realizzazione della Ragusa-Catania ha avviato un nuovo monitoraggio sullo stato di avanzamento dell’opera. Un’attività di controllo che diventa sempre più cruciale man mano che si avvicina il termine previsto per la fine dei lavori.

Il quadro che emerge è fatto di progressi concreti ma a velocità variabile: i cantieri ci sono, si vedono, sono attivi, ma con livelli di avanzamento differenti tra lotto e lotto. L’anticipazione della consegna delle aree — avvenuta il 16 marzo 2023, ben nove mesi prima del previsto — è stata una scelta strategica per guadagnare tempo ed evitare lungaggini burocratiche che spesso affliggono le grandi opere in Sicilia. Una decisione che, in parte, ha pagato.

Lotto 1 e Lotto 4 sono quelli più avanti. In particolare, il Lotto 4, che comprende anche l’unica galleria dell’autostrada (800 metri), vedrà un raddoppio delle maestranze nei prossimi mesi per rispettare le scadenze. Già oggi, i materiali fondamentali — travi, impalcati e manufatti — sono pronti, in parte acquistati e immagazzinati, pronti per essere montati.

Il Lotto 3, invece, è quello che ha sofferto di più, a causa di rallentamenti interni legati alla riorganizzazione della struttura gestionale. Ma da circa otto mesi si registra un’inversione di tendenza: nuovi dirigenti, maggiore stabilità e un clima che lascia ben sperare per un’accelerazione.

Anche il Lotto 2 è sotto osservazione: il suo finanziamento impone tempi serrati, e proprio per questo il comitato auspica un aumento del personale in cantiere da parte dell’impresa esecutrice. Nonostante i leggeri ritardi segnalati e la difficoltà di reperire risorse umane e mezzi, dovuta alla presenza di numerosi cantieri aperti in tutta la Sicilia, la tabella di marcia può ancora essere rispettata. Anas, tramite l’ing. Luigi Mupo, ha confermato che il 2025 sarà l’anno decisivo per capire se il cronoprogramma potrà essere mantenuto, con un margine di slittamento contenuto. Inoltre, c’è una notizia positiva che fa ben sperare: subito dopo il 2025 potrebbero essere aperti alcuni tratti funzionali, dando una prima risposta concreta alle attese del territorio. Il comitato ha infine ribadito il proprio impegno a continuare il monitoraggio e l’informazione puntuale sull’avanzamento dei lavori, con spirito costruttivo ma vigile, per garantire che questa infrastruttura attesa da decenni diventi finalmente realtà.

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