Biogas: Pozzallo in campo per difendere la salute della sua comunità

“Prescrizioni che difficilmente potranno essere rispettate, quelle date da diversi enti nel corso dell’istruzione della pratica di realizzazione dell’impianto di biogas in contrada Zimmardo-Bellamagna” al confine fra Modica e Pozzallo. Il sindaco di quest’ultima cittadina, Roberto Ammatuna, è chiaro in questo. “A mio avviso chi dovrà realizzare l’impianto avrà tantissimi problemi nel realizzarlo perchè tutti gli enti che hanno dato parere positivo lo hanno dato con prescrizioni terribili. Avrebbero fatto meglio a dire di no invece che a dire sì con condizioni per me impossibili. Noi, comunque, saremo vigili e non faremo sconti a nessuno. L’unico fatto positivo in questa vicenda è la legittimazione del comune di Pozzallo a poter intervenire. Nessun altro soggetto è stato legittimato. Ciò vuol dire che solo noi come Comune possiamo intervenire nelle fasi di realizzazione di questo impianto potendo così difendere il nostro territorio”.

Fissata già la data per una conferenza, si terrà il 25 marzo a Pozzallo

Ad annunciarla il CSPA, il comitato a difesa della salute e sicurezza pubblica, e Rifiuti zero. “Inaccettabile il fatto di non essere legittimati a fare ricorso al Tar per difendere la propria salute, i propri beni e il proprio futuro economico ed inaccettabile il mancato riconoscimento della ‘vicinitas’ – sottolineano i due soggetti della società civile – oggi la Biometano Ibleo potrebbe senza ostacolo alcuno, dare il via, in qualunque momento, ai lavori per la realizzazione dell’impianto di biometano.

Stigmatizzata la posizione del Comune di Modica il cui ufficio Suap ha autorizzato l’impianto

“Siamo certi che il peso che il comune di Modica ha voluto addossare sulle già fragili spalle dei pozzallesi, c’è anche la zona artigianale/industriale di contrada Fargione, verrà ricordato come una delle pagine più buie della storia economica, sociale e ambientale della nostra città, consci delle innumerevoli leggerezze compiute da più parti e su più fronti proprio da coloro i quali avrebbero dovuto tutelare la salute pubblica e salvaguardare l’ambiente. Superficialità che non verranno dimenticate”.

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