Atto vandalico a Vizzini: distrutta la stazione meteo appena installata

La stazione meteorologica di Vizzini, installata il 6 dicembre scorso dal Dipartimento della protezione civile della Presidenza della Regione Siciliana, è stata vandalizzata rendendola inservibile.

“Il Dipartimento della protezione civile della Presidenza della Regione Siciliana – dice il Dott. Giuseppe Basile, dirigente del servizio Rischio Idraulico e Idrogeologico/Centro funzionale Decrentrato-Idro – è impegnato nella realizzazione dell’integrazione della rete meteorologica regionale che comporta l’installazione di ben 264 impianti distribuiti su tutto il territorio regionale. Si tratta di un’infrastruttura di grande importanza pensata per la previsione e la prevenzione dei rischi correlati ai fenomeni meteorologici (alluvioni, frane, incendi) e, quindi, necessaria a salvaguardare l’incolumità di tutti”.

Le nuove stazioni meteorologiche, finanziate con fondi dell’U.E., rilevano – e trasmettono con un sistema radio e GSM – i dati relativi a pioggia, temperatura, umidità e, in ragione del loro posizionamento anche vento e neve. La distruzione di una stazione di rilevamento, oltre che un grave danno economico, è un atto che procura un grave danno al sistema complessivo di rilevamento e non tiene conto dell’impegno di quanti credono nel bene pubblico.

Proprio in occasione dell’installazione della prima centralina ad Aidone – avvenuta il 17 ottobre scorso – il Capo del DRPC Sicilia, Calogero Foti, aveva invitato le amministrazioni comunali “ad aver consapevolezza del valore, non solo economico, delle stazioni ubicate nel proprio territorio ed a proteggerle da atti di vandalismo responsabilizzando la cittadinanza a farsi sentinella del territorio. Per l’importante funzione che svolgono – aveva evidenziato Foti – le stazioni meteo rappresentano uno strumento prezioso la tutelare del territorio e l’incolumità della popolazione”. Lo stesso oggi con amarezza rileva rimarca che “chi ha distrutto la stazione meteorologica di Vizzini ha compiuto un atto vile contro sé stesso e contro la propria comunità, provocando un danno economico rilevante alla collettività”.

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